2007-12-25

Forze dell'ordine - da POLITBJURO

Sicuramente in Italia alle “forze dell’ordine” non mancherebbero occasioni per impegnare fruttuosamente le proprie risorse.
Basta pensare a quelle regioni del nostro Paese controllate di fatto dalla criminalità organizzata, alla microcriminalità che attanaglia certi quartieri delle nostre città, alla criminalità dei “colletti bianchi”.
Ma l’ossessione per la salvaguardia della pubblica morale è per i tutori dell’ordine nostrani un richiamo ancestrale a cui non riescono proprio a sottrarsi.
Ecco quindi che tutti gli anni, d’estate, si ripete la caccia ai nudisti che, nell’immaginario dei nostri gendarmi, rappresentano degli svergognati depravati, dediti a chissà quali peccaminosi atti sessuali.
La morale del poliziotto è infatti contigua a quella del prete che associa il nudo al sesso, sesso che, per Chiesa, Polizia e Carabinieri, quando non è limitato al talamo coniugale con lo scopo benedetto di cagar figli, diventa pericoloso per la morale ed eversivo per l’ordine costituito.
L’attuale governo di centrosinistra potrebbe provvedere a liberare da questa rottura di palle estiva coloro che decidono di starsene nudi a prendere il sole per i cazzi loro senza dar fastidio a nessuno.
Potrebbe, appunto.
Sempre che il cristiano rinato Rutelli non veda in una simile liberalizzazione un segno del laicismo che avanza e non senta quindi l’istanza di opporsi ad un così proditorio attacco alle radici cristiane e bigotte del nostro Paese.

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