... molte, troppe, giovani donne, anche istruite, approfittano delle tutele previste dalla legge e non vogliono maturare la coscienza del dovere e della fatica; usano invece la loro femminilità e strumentalizzano il corpo e la diversità biologica, finendo col non rispettare la pari dignità giuridica.
Infangano la potenza della femminilità quelle donne che, a frotte come cavallette, precipitano negli esclusivi territori familiari e di potere per conquistare il raccolto faticosamente seminato e coltivato da altri.
C'erano pure una volta: erano furbe, guardinghe e solitarie e le altre le chiamavano PUTTANE.
Oggi sono sfacciate e fiere di autodichiararsi pubblicamente ESCORT.
Sfruttano la fragile sessualità del maschio, per rovinare famiglie e patrimoni: esiste per loro il diritto ad avere tutto, ma conoscono a fondo esclusivamente il dovere di dare una sola cosa.
Sempre e solo quella.
Per altro, a mio parere, una cosa ormai così diffusa sul mercato da rendere RIDICOLI quegli uomini che non se la prendano gratuitamente.
Se non altro per pari "dignità".
In nome della legge.
Annamaria Bernardini De Pace (il Giornale del 22 agosto 2009)
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