I carabinieri fermano due giovanotti che in piena notte si sono appartati ma non troppo in una centralissima strada di Roma, dalle parti del Colosseo, per scambiarsi ardenti effusioni.
Baci, solo baci, assicurano i due focosi appassionati.
Ma quali baci, era sesso, sesso orale, quello che stavano facendo in atteggiamento inequivocabile, sostengono, scrivono e firmano in un verbale i militi dell’Arma.
Atti osceni in luogo pubblico, articolo 527 del codice penale.
Di coppiette sorprese in situazioni intime all’aperto, ce ne sono chissà quante ogni notte d’estate. Ma non finiscono sui giornali.
Questa storia c’è invece finita e li ha riempiti per giorni.
Perché i due amanti denunciati sono omosessuali. Razza protetta. E’ sceso in campo l’Arcigay.
Il parlamentare Grillini (DS) ha invocato l’intervento del governo (contro i carabinieri?).
Contro i militi della Benemerita ha tuonato, da ministra, Livia Turco (DS) (si occupa di Salute): “Mi auguro – ha detto – che venga chiesto scusa a questi ragazzi”.
Ha ritenuto di dover dire la sua anche la ministra Rosy Bindi (Margherita) (si occupa di Famiglia): “Auspico che nel paese cresca uno spirito non solo di tolleranza, ma anche di libertà e rispetto”.
Libertà di fare sesso dove ci pare?
Rispetto della legge e dei carabinieri che lottano per farla rispettare o per due froci che vanno ben oltre lo sbaciucchiamento in una centralissima strada della capitale d’Italia?
Non succede tutti i giorni che un ministro, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, solleciti le scuse dei carabinieri ai denunciati.
“Non possono accadere cose così in un paese normale” ha recriminato la Turco.
In un paese normale un ministro sta con gli uomini della legge o solo con gli omosex?
Se pensassi di dovermi appartare una notte in qualche strada del centro di qualche città italiana per soddisfare subitanei raptus erotici, chiederei alla mia partner di vestirsi da uomo, nascondere i capelli sotto una bandana, incollarsi un paio di baffetti finti sopra al labbro e non parlare.
Travestiti da omosessuali, nessuno oserebbe darci fastidio.
Girerebbero al largo anche i carabinieri, in nome della tolleranza, della libertà e del rispetto invocati da Rosy Bindi e per evitare di dover chiederci scusa come pretende Livia Turco.
Darò il voto alla Bindi e alla Turco quando, con coerenza, difenderanno anche agli etero sorpresi in atteggiamenti erotici.
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