2007-12-25

Sabaudia ed Ecoblu

Il nudo integrale divide dunque i frequentatori di Sabaudia, dove invece il topless è ormai di casa. Nessuno si scandalizza.
Passeggiando lungo la spiaggia verso nord, poi, le dimensioni dei costumi diventano sempre più piccole.
Il bikini si trasforma in microscopici perizoma.
Fino ad arrivare alla località Bufalara- Strada.
Si chiama così perché il nastro di asfalto diventa un viottolo sterrato.
Un luogo appartato.
«Da oltre quarant’anni i nudisti vanno lì a prendere il sole», dicono dal municipio, «la maggior parte sono italiani, ma ci sono anche tedeschi e inglesi».
Altre volte la Forestale aveva multato i naturisti su questa spiaggia.
Sono sempre tornati.
«Trenta tutti insieme è un primato nazionale— secondo Ecoblu—è assurdo equiparare la pratica nudista agli atti osceni».
Fra l’altro la Bufalara è già inserita nell’elenco di lidi che — secondo alcune proposte di legge — dovrebbero diventare oasi nudiste.
I movimenti ambientalisti hanno ripetutamente chiesto anche all’amministrazione comunale di riservare un tratto di spiaggia agli amanti dell’abbronzatura integrale.
Molte discussioni.
Nulla di fatto.
«Mentre la costa è devastata da speculazioni edilizie e inquinatori, mentre il vicino Comune di Gaeta lancia un preoccupante allarme sulle infiltrazioni della camorra, gli uomini della Forestale non hanno trovato niente di meglio da fare che prendersela con noi» commenta con amarezza uno dei nudisti multati, un professionista, che ha già telefonato all’avvocato: «Farò ricorso.
Non è per i soldi.
È una questione di principio».

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