2007-07-30

Pineta di Lido di Dante

Da tempo immemorabile la pineta è rifugio di amori clandestini, etero ed omosessuali.
Mi piace l’idea che la gente faccia l’amore all’aperto perché penso che non ci sia nulla da nascondere o comunque non si faccia nulla di male.
Sono convinto che ognuno abbia il diritto di far l’amore dove gli pare, a maggior ragione in mezzo alla natura incontaminata della pineta costiera romagnola.
Il dibattito è aperto da tempo e non riguarda solo le polemiche locali.
In realtà se ne parla già da qualche tempo anche in parlamento e l’obbiettivo è quello di modificare il reato di atti osceni in luogo pubblico, che è poi la mannaia che impedisce a molti di prendere semplicemente il sole in completa nudità.
In Italia è proibito da una legge antica e decisamente fuori dal tempo, mentre basta varcare il confine del Belpaese e si trovano spiagge attrezzate per nudisti, la maggioranza dei quali sono italiani, che fanno bilanci da capogiro, sostengono piccole economie che prima erano essenzialmente rurale e sviluppano un turismo assolutamente ecocompatibile.
Una delle regole di ogni luogo, anche “clandestino”, in cui si fa del nudismo è quello di lasciare la spiaggia nello stesso stato in cui si è trovata, e non è difficile vedere persone qualunque armate di picca e sacchetto che prende il sole raccattando immondizia lasciata da bagnanti in costume, invece di giocare a racchettoni sulla battigia.

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