2007-06-29

25 años de nudismo

El día 21 de agosto 2006 se celebró los 25 años de naturismo en España; en la playa de Guardamar del Segura "Los Tosales" los naturalistas pedían respeto a la playa libre, pues muchos inclumplen las leyes de no llevar perros a ninguna playa de la Comunidad Valenciana, aprovechando que esta playa no tiene Cruz Roja, ni Protección Civil, ni ningún servicio.
Tambien se quejan de la falta de seguridad, la falta de señalización y la cantidad de motos acuaticas y barcos que navegan en los límites de las zonas de baño (bollas).
La asociación de Naturalistas no hace ningún comentario, pero muchos nudistas piden que se creen playas nudistas en la Comunidad Valenciana, ya que al existir solo playas libres, muchos mirones van vestidos e incluso por desconocimiento insultan y en 2005 llegaron a agredir a naturalistas por ir desnudos.

Estate 2007 nuda

ESTATE: SARA’ BOOM NUDISMO, 1/3 ITALIANI PRONTI A ‘SPOGLIARSI’
Roma, 11 giu. - Si avvicina l’estate, e mentre il sole e l’afa cominciano a non dare tregua si pensa inevitabilmente alle vacanze: possibilmente, senza vestiti.
E’ il nudismo il fenomeno dell’estate 2007, stando a uno studio realizzato dall’Osservatorio Alviero Martini: la ricerca, condotta su un campione di 500 italiani (uomini e donne) di eta’ compresa fra 25 e 55 anni, mette in evidenza come il fenomeno sia piu’ diffuso di quanto si possa immaginare.
Ben il 37% del campione ha fatto una vacanza naturista almeno una volta nella propria vita mentre la percentuale complessiva dei nudisti in Italia e’ del 23%.
Il 20% degli italiani, invece, sogna di fare una vacanza all’insegna della liberta’, pur non avendone mai fatta una, ma si reputa poco informato sui luoghi piu’ gettonati e sulle modalita’.
“Viviamo in spazi rigidi, citta’ soffocanti, abiti spesso formali - spiega Alviero Martini - e almeno in vacanza abbiamo bisogno di sentirci totalmente liberi”.
La tendenza, secondo lo studio, e’ quella tipicamente italiana di scegliere di partire con il proprio partner (43%), ma sta prendendo sempre piu’ piede la voglia di avventura (il 23% si dichiara disposto a partire da solo alla ricerca di nuove amicizie e di nuovi stimoli).
I gruppi di amici single accomunati dalla stessa “passione” si attesta su un significativo 17%. Voglia di liberta’ e di spogliarsi (letteralmente) dalle convenzioni, ma ancora senza “uscire allo scoperto”: il 55% degli italiani pratica nudismo all’estero, mentre il 37% resta in territorio nostrano, magari perche’ meglio informato sulla scelta dei posti migliori e delle spiagge meglio frequentate.
E se il 48% del campione si rivolge alle agenzie viaggi solo per gli alberghi, muovendosi autonomamente e scegliendo itinerari da sogno grazie soprattutto al passaparola, quest’anno il 21 % scegliera’ le crociere per nudisti.
E se in spiaggia scarseggiano i nudisti italiani, e’ attesa anche quest’anno la pacifica invasione di quelli stranieri: erano 2 milioni e mezzo l’estate scorsa.

Nude carwash for hot Aussies

04/05/2007 12:33
Sydney - Australia's worst drought in memory has had many weird side-effects - but a nude carwash has to be one of the oddest.
The "big dry" has driven snakes into towns in search of water and sent thirst-crazed wild camels rampaging through outback camps.

In Brisbane, capital of the "Sunshine State" of Queensland on the east coast, it led to water restrictions, including a ban on residents washing their own cars.
The result was a boom in professional carwash services, a phenomenon which caught the eye of strip club entrepreneur Warren Armstrong.

He set up "Bubbles 'n Babes", where customers can have their cars washed by a topless woman for A$55, or a nude woman for A$100.
Armstrong told the City News newspaper this week the operation was above board.
"I'm just trying to make an honest dollar - simple as that," he said.

Police said no complaints had been received and, as the washing took place out of public view, no criminal offence was being committed.

Nudi e nude in disco

I'm in the nude for dancing
Oct 14- 2005
HUNDREDS of clubbers are descending on the country's only nude disco every Saturday night.
The craze for letting it all hang out on the dancefloor is pulling in punters to South Central in Kennington Lane.
Clubbers have to wear shoes to protect their feet in case of smashed glass but the only pants to be seen in the whole place belong to the bar staff.
Even the DJ is naked behind his decks, though fully-clothed bouncers are stationed outside to stop clothed clubbers stumbling in unawares.
Jamie Rocket, 29, who helps organise the Starkers! night, said naked clubbing was an exhilarating experience.
He said: "When people are naked they can feel inhibited or exposed but when everyone is the same that disappears.
"Some people like the way it feels, some people like being looked at and some people like the view.
"A lot of it grew out of that clubbing generation in the 1990s which had the philosophy of being free and at one with the crowd.
"All kinds of people come along, men, women, singles, couples, gay, straight. It's open to everyone."
And for any male clubbers worried about the temperature taking its toll on their manhood, the venue boasts "excellent heating".

2007-06-27

Gallipoli maggio 2006

Naturisti denunciati 25 maggio 2006
Dopo aver preso il sole in tenuta adamitica sulla spiaggia di Gallipoli, Lecce, 10 turisti tra cui 8 Tedeschi e 2 Italiani sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico dopo una segnalazione degli altri bagnanti bacchettoni.

Nudi in palestra

Cyclette e body building, ma solo se rigorosamente nudi: in Olanda la palestra Fitword della cittadina di Heteren ha dato avvio all'iniziativa "Naked Sundays", lezioni di allenamento per soli nudisti.
Grazie all'idea del suo proprietario Patrick De Man, di domenica la struttura si trasforma in un luogo dove si può praticare il "fitness nudo": al momento del lancio, si sono subito iscritte 57 persone.
E' assicurata anche particolare attenzione all'igiene: i clienti sono infatti obbligati a coprire i macchinari con asciugamani ed altri rivestimenti.
L'idea, racconta il proprietario, è venuta a due clienti della palestra.
C'è chi punta ad esportare questo nuovo modo di fare fitness anche in altri Paesi, a partire dal Belgio e dalla Gran Bretagna.

Maui - Little beach

Sull'isola di Maui si sta combattendo una piccola battaglia contro i bagnanti che prendono il sole nudi. Alcuni residenti sono a favore di coloro che si espongono al sole senza costume, altri sono del tutto contrari.
La settimana scorsa si è tenuta una riunione pubblica, alla quale hanno partecipato più di 130 persone, proprio per affrontare il problema della nudità.
La spiaggia incriminata è Little Beach, all'interno del parco nazionale di Makena e frequentata da molte famiglie con prole.
Ed è proprio a causa della presenza dei bambini che le famiglie si lamentano, non vogliono che i loro figli guardino dei corpi nudi.
Una delle proposte è stata quella di limitare la nudità integrale soltanto ad alcuni giorni della settimana.
Secondo le leggi del paese, la nudità sarebbe illegale.
Ma il relativo isolamento della spiaggia induce parecchi bagnanti a fare a meno del costume.
Un ex ufficiale della polizia di Maui, Charles Maxwell, ha detto che l'autorità giudiziaria dello stato e della contea hanno cercato di tenere a freno il nudismo balneare, ma senza successo.
Gli abitanti del posto sostengono che sulle riviste, Little Beach viene descritta come una spiaggia di nudisti e che questa peculiarità attira moltissimi turisti.
Tom Collins, presidente dell'associazione Friends of Little Beach, afferma che parecchie famiglie si sono trasferite a Maui proprio dopo aver visitato Little Beach.

Naked gardeners

I «naked gardeners» Ian e Barbara Pollard amano natura e nudismo.
Nel loro giardino si passeggia tra i fiori senza veli
MALMESBURY (GRAN BRETAGNA)
La loro residenza è aperta al pubblico da marzo a ottobre ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti attratti dallo splendido giardino, nel quale fioriscono migliaia di tulipani e numerosi altri splendidi fiori e piante.
Ian e Barbara Pollard, che oltre ad essere degli amanti della natura, sono dei fieri nudisti, aprono i loro giardini di Abbey House nella città di Malmesbury, in Inghilterra, proprio a chi ama passeggiare tra i fiori senza veli: al ritrovo annuale dei «naked gardeners» (i giardinieri nudi) si sono presentati a Abbey House più di 350 persone, di cui ben 300 senza veli.

Nuda a Prato

Nuda in un giardino pubblico, denunciata rom 18/06/2007.
E' stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico la 47enne rom che ieri mattina si e' mostrata nuda nei giardini pubblici all'angolo tra via Cavour e via Borgioli a Prato.
La donna si alzava la lunga e gonna e la maglietta mostrando le sue parti intime e il seno ad un gruppo di connazionali che si era avvicinato e la incitava rumorosamente.
I poliziotti intervenuti sul posto in seguito ad una segnalazione, hanno condotto la rom in Questura e provveduto a denunciarla.

Tania Derveaux

Tania Derveaux: chi è colei?
Una candidata al Senato belga per il partito NEE.
E che fa di tanto particolare?
La campagna elettorale con foto di nudo, il suo, su cartelloni giganti di quelli che mettono nelle piazze e ogni tot secondi cambiano foto.
E sai quanta gente si ferma a guardare una foto di una candidata al Senato?
Un bel po' considerato anche che trattasi di una bella ragazza.
E poi queste foto finiscono anche su una rivista belga per maschietti.
Ora, te la vedi una campagna elettorale così in Italia?
Fammi fare 2 conti... Prodi, Visco, ...Fassino, Sircana, Padoa Schioppa, ...

Nudo e censura

La morale è fuori moda. i nostri "padroni" ci indicano l'arte che mostra un nudo nella sua esaltazione estetica come pornografia e la ritengono un offesa a quella falsa morale cinquecentesca, la stessa che ha offeso l'arte Michelangiolesca (nel 1564 vennero coperti i genitali dei nudi ne "Il giudizio universale, Cappella Sistina) che oggi tanto piace.
Il colmo è che se veramente volessi saziarmi di pornografia mi basterebbe guardare 3 minuti di pubblicità.
Tra l'altro se davvero offendesse la morale allora fate indossare un paio di mutande al David del Michelangelo, oppure un reggiseno alla Venere del Botticelli.
Tra l'altro parliamo di opere che venivano esposte in pubblico mezzo millennio fa e che furono commissionate dalla stessa chiesa che oggi come allora punta il dito contro i mutanti non allineati ed omologati alla sua sessuofobia.

Spencer Tunick fotografo

Spencer Tunick, il fotografo americano diventato famoso per le sue fotografie artistiche di soli nudi collettivi, ha battuto il suo record.
A Città del Messico, per realizzare un’altra serie delle sue celebri foto, si sono presentate nella capitale messicana 20 mila persone (l’ultima volta a Barcellona “solo” in 7 mila).
E’ dal 1994 che l’artista realizza queste scene di nudo di massa e ha attraversato oltre 50 Paesi: da Montreal a San Pietroburgo, da Santiago del Cile a Parigi, da Barcellona a Basilea, da Buenos Aires a Londra, da New York a Roma.
E’ stato arrestato 5 volte e ha avuto decine di battaglie legali.
Ma nonostante tutto, ai suoi appelli, si sono presentate sempre migliaia di persone per accogliere la sua sfida: simboleggiare la libertà, celebrare la “bellezza artistica della pura nudità”.
E ogni volta l’artista invade gli spazi metropolitani e naturali, “riempendo” strade, architetture e paesaggi di nudo umano.
A Roma ha invaso Piazza Navona, a New York il Central Park e in Nevada il deserto.
Per partecipare al prossimo happening il modulo d’iscrizione è online.

Nudo online

Il nudo online è garanzia di successo.
E se ancora qualcuno non ne fosse convinto, ecco una storia che conferma questa regola ormai consolidata.
Questa è la storia di un giovane ragazzo che ha tentato in tutti i modi di far colpo sulle ragazze. L’ultima impresa riguardava proprio internet: ha pensato bene di mostrarsi seminudo sul suo sito web.
E in poco tempo il giovane Peter è diventato una star della rete.
Grazie al passaparola, in un un giorno il sito www.petersullivan.co.uk ha ricevuto oltre 20.000 contatti.
Tutto merito della voce che circolava in rete che su quel sito si poteva ammirare uno splendido istruttore di fitness londinese come mamma lo aveva fatto.
Peter, pur non volendo diventarlo, ora è una star del web.
E i contatti salgono sempre di più.

Nudo a Sora

Per le donne di Sora e Isola del Liri, nel Frusinate, era ormai diventato un piacevole incontro.
Un giovane residente a Sora ha girato per settimane nudo, coperto solo di un giaccone, a bordo del suo scooter, mostrandosi alle ragazze ed alle donne che gli capitavano a tiro come mamma lo ha fatto.
Alla fine i carabinieri lo hanno bloccato e denunciato a piede libero con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico.
Il 28enne, in zona Madonna della Quercia, a Sora,si è avvicinato a due ragazze di 15 e 16 anni, e aprendo il giaccone che indossava, si è mostrato completamente nudo.
Le ragazze, riavutesi dallo stupore, hanno chiamato altre loro amiche ma il motorino è ripartito facendo perdere le proprie tracce.
Ma l'esibizionista si è rifatto vivo qualche ora dopo.
Ad Isola del Liri, verso le 22.30, in località Lungo Fibreno, adocchiate due signore, le ha affiancate e ha ripetuto il suo rituale.
Solito spettacolo ma questa volta intervento dei carabinieri che si trovavano nelle vicinanze proprio per lui.
I militari hanno avvistato lo scooter e hanno notato che il conducente non indossava né pantalone né maglietta.
Hanno provato ad inseguirlo, ma il giovane ha abbandonato lo scooter ed è fuggito a piedi per i campi.
E' stato raggiunto e condotto in caserma.

Danimarca e le tette nude

Danimarca, topless contro velocità
Dopo aver provato inutilmente con multe salate e autovelox, le autorità danesi, per convincere gli automobilisti a ridurre la velocità, sono ricorse a belle ragazze in topless che con cartelli ricordano i limiti consentiti.
Alte, bionde, ma soprattutto a seni nudi, le ragazze alzano le braccia mostrando dei cartelli stradali con la scritta "50".
E funziona: gli automobilisti rallentano e non superano i limiti di velocità.
Le scene sono contenute in un video che viene diffuso dal Consiglio per la sicurezza nella circolazione stradale, ideato come servizio da trasmettere in tv.
E il successo è stato immediato.
In Danimarca il topless è tanto diffuso da non suscitare alcuno scandalo.
Il problema semmai è quello etico, sollevato dal Consiglio delle donne, la cui portavoce Randi Theil Nielsen condanna l'utilizzo del denaro pubblico per una campagna sulla sicurezza stradale, dove delle ragazze a seno nudo debbano attirare l'attenzione.
Ma la ministra per le Pari Opportunità, Eva Kj'r Hansen, non ha alcun problema per il filmato. Per lei l'importante è che il video abbia gli effetti auspicati.

Nudisti e religione: ipse dixit

A seguito di un intervento umano che ha voluto trasgredire i consigli di Dio, la prima coppia umana ha installato nella sua natura un "virus", ciò che la Chiesa chiama "peccato originale", il quale ha causato all'uomo una reazione difficile da gestire.
L'essere umano con quel peccato originale, ha posto dentro la sua anima un "virus" che gli ha fatto comprendere come tutte le cose possono essere usate male.
Lo ha "svegliato" al lato distorto dell'uso di ciò che Dio ha creato.
La conoscenza del bene e del male è proprio questa: sapere quando e come un qualcosa è usato nel modo corretto, perché "fatto per quello" oppure non modo non corretto che solo dipende dal proprio esclusivo ed egoistico Ego umano... E lo vediamo molto bene con Caino.
Fu l'Ego frustrato di Caino che voleva tutto per sè, a spingerlo ad uccidere suo fratello Abele.
Cosa dice la Bibbia della nudità?
Che prima del peccato originale, Adamo ed Eva erano nudi ma da questa nudità non traevano nulla di negativo perché, istintivamente, usavano la loro nudità come Dio aveva deciso per l'essere umano.
Ma dopo l'installazione del "virus" del peccato originale, Adamo ed Eva videro la loro nudità come uno strumento da usare anche in modo scorretto.
A quel punto la nudità ha preso un altro significato che, di fronte alla Perfezione di Dio si dimostrò un significato "impuro" perché pieno di "messaggi psichici e spirituali" contrari alla Legge che Dio aveva creato affinché le cose funzionassero nel modo corretto compresa la nudità che sempre viene associata al meccanismo sessuale.
Ed infatti, dopo la caduta, nella Bibbia si legge: "Poi udirono il Signore Dio che passeggiava alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e disse: "Dove sei?"
Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto", fregandosi da solo perché il fatto che sapesse che era nudo, dimostrò a Dio la sua trasgressione...
Trasgressione che sempre attira l'anima umano.

Nudi nel Vermont

Tutto è iniziato qualche mese fa, quando una ragazza seduta su una panchina nel parco si è tolta tutti gli indumenti.
Un'altra donna l'ha subito imitata restando in topless.
Per Brattleboro, che non ha leggi contro il nudismo, è stato l'inizio di una vera e propria invasione.
Si dà un bel d'affare una signora del Vermont a raccogliere firme contro i nudisti che stanno "colonizzando" la sua città.
Colpa del sindaco che, come a Barcellona, in Spagna, ha permesso il "libero nudismo" a cielo aperto.
Tratto da 20minutos.es (uno dei giornali spagnoli della sinistra)
Andare nudi per le strade è perfettamente lgale nella località americana di Battleboro (Vermont). Una cittadina, giustamente scandalizzata, raccoglie proteste contro il nudismo urbano.
La Giunta locale si riserva di adottare contromisure contro il nudismo pubblico.
Un anno ancora, con l'arrivo della primavera, molti abitanti di queto paese del Sudest dello stato del Vermont, si lanciano in strada con le palle di fuori, per avere la propria dose di protagonismo e, chissà, tentare di stabilire un incontro orgiastico a cielo aperto.
Lo possono fare perché non vi è alcuna legge che proibisca a Brattleboro di spogliarsi dei vestiti in piena via pubblica però i cittadini con un po' di buon senso, sono ogni giorno di più contro quella che è diventata una "usanza" in una cittadina di circa 12mila abitanti circa.
http://www.nakedinvermont.com/photos

Gaeta armata

A Gaeta (Lt), sulla spiaggia dell’Arenauta, l’amministrazione ha sguinzagliato nella prima parte dell’estate quattro vigilantes Europol, addirittura armati.
Dopo giorni di proteste, comunicati stampa da parte delle associazioni naturiste e un’interrogazione parlamentare firmata fra gli altri da Grillini, Luxuria e Capezzone, i vigilantes se ne sono andati.
Scene di questo tipo, con blitz delle forze dell’ordine a Rivolta d’Adda (Cr), sull’Isola del Mort a Eraclea (Ve), nel bolzanese, a Porto San Giorgio (Ap), vigilanza privata a Gaeta, e ordinanze nei comuni di Perla del Conero (An) e Manerba (Bs), come segnalato da Franco Grillini, presidente onorario Arcigay e deputato Ds, sono ormai entrate nel costume italiano.
Al contrario però, non respingiamo il ricco turismo arabo della riviera romagnola.
Il comune di Riccione ha dato il via libera per la creazione di spiagge chiuse da separés per tutelare la privacy delle turiste musulmane, alle quali il costume patriarcale impedisce di togliere il velo in pubblico.
“Tessili” sì, nudisti no.

Manerba nel mirino dei sessuofobi

Sono tre i cartelli che accolgono i bagnanti della spiaggia di Manerba del Garda.
Uno viola e uno verde indicano la strada per l’itinerario turistico.
Qualcuno ha aggiunto con un pennarello bianco una freccia su quello verde, per indicare la spiaggia.
Qualcun'altro ha specificato in nero che la spiaggia è “di froci”.
Il terzo cartello svetta per altezza e per solennità a pochi metri di distanza.
È un'ordinanza firmata dal sindaco Maria Speziani detta Mariella (casalinga, lista civica).
A fronte di “lagnanze di diversi cittadini e famiglie che sono involontariamente incappati in manifestazioni che offendono il comune senso del pudore” e di denunce per “atti contrari alla pubblica decenza e atti osceni”, l’ordinanza è chiara: “divieto di esibire forme di nudismo” e “obbligo di indossare indumenti atti a coprire i genitali maschili e femminili” (perché le tette no?).
Se il reato è il solo nudismo (che come molti forse non sanno è stato da anni depenalizzato dalle sentenze di tribunale, che hanno fatto ormai giurisprudenza), la denuncia minaccia una multa di 250 euro.
Sono indicati anche i cacciatori di trasgressori: “gli agenti di PS (polizia), i Carabinieri, i VVUU (vigili urbani) e tutte le altre autorità preposte alla vigilanza e alla repressione” (e sì è proprio repressione di chi non si omologa ai bigotti).
Infine, è segnalato un numero telefonico per il contributo dei cittadini negli avvistamenti.
La data risale al 12 luglio 2005, ma la sua esposizione è avvenuta un anno più tardi.
Giusto dopo la protesta sulle pagine del Corriere della Sera di un’insegnante di scuola media, indignata per la presenza di "esibizionisti" durante una gita (è dal 1956 che si sta nudi alla Rocca e tutti sapevano; ma se si sa in giro, vedi lettera al Corriere, allora bisogna difendere l'onorabilità dei manerbesi).
Con tutti gli altri arenili, ha una caratteristica in comune: la sua inaccessibilità.
Non ci si capita per caso: giunti ad uno spiazzo, con un modesto bar adiacente, si parcheggia l’auto e si inizia una passeggiata di 15 minuti.
Dopo poco, si entra in un boschetto scosceso, dove le difficoltà aumentano se non si indossano scarpe chiuse con suola di gomma.
Il premio finale è una spiaggetta incantevole: l’acqua del lago trasparente, uno spettacolo di rocce e vegetazione.
Di “nuclei familiari, scolaresche e studiosi interessati di archeologia e botanica” non se ne vedono. Non si capisce quindi il motivo di tanto accanimento.
O forse sì.
In Italia per sollevare l’indignazione popolare è sufficiente usare i bambini.
Alcuni figli di genitori gay e lesbiche aprono un Gay Pride a bordo di un trenino?
Peste e corna.
Una scolaresca di aspiranti Reinhold Messner si imbatte in un gruppo di naturisti?
Peste e corna.
E così monta la campagna da Controriforma per infilare i mutandoni di lana nell’unico chilometro di costa naturista sul più grande lago italiano.
Articoli sui quotidiani, ordinanze del sindaco, agenti in costumi da bagno, con verbali in mano.

Censura a Manerba del Garda

"Riqualificazione: ora serve il sostegno di Provincia e Regione".
E' passato un anno dall'entrata in vigore dell'ordinanza contro ogni forma di nudismo emessa dal comune di Manerba per la zona del parco della Rocca e del Sasso, ma la situazione non è migliorata.
Il vero problema non è più solo la frequentazione dei nudisti, che visitano le impervie calette della costa da porto Dusano al Sasso ormai da 20 anni, bensì la presenza di esibizionisti, scambisti (bisogna essere capaci a fare gli scambisti) e guardoni (naturalmente guardare le donne nude in TV non è essere guardoni).
La situazione è degenerata nell'ultimo anno, tanto da balzare agli "onori" della cronaca nazionale. "L'ordinanza ha migliorato la situazione nella parte alta del Sasso spiega il presidente del consiglio comunale di Manerba, Isidoro Bertini (esercente, lista civica) spingendo nella parte più bassa, e meno accessibile, della costa i gruppi di esibizionisti (guidare l'ultimo modello di BMW non è esibizionismo?)".
Così nel paio di chilometri di insenature difficilmente raggiungibili non ci sono più soltanto voyeur, scambisti etero ed omosessuali.
Ci si può imbattere anche in transessuali (e i gay che sono la maggioranza) o nelle più diverse forme di prostituzione (mai vista una puttana alla Rocca).
E i frequentatori arrivano persino via lago, da imbarcazioni che si portano fin vicino alla riva.
"La situazione sta diventando insostenibile afferma Andrea Albini, presidente del Comitato per la spiaggia della Rocca di Pisenze; negli ultimi 5 anni la condizione della zona è precipitata in modo grave ed indecente.
Oltre ai gesti volgari, squallidi e oltraggiosi al pubblico pudore, c'è pure il rischio di atti di violenza (mai successo nulla).
Perciò ogni persona che s'imbatte in questo tipo di esibizionisti è giusto che chieda l'intervento delle forze dell'ordine".
La stessa Amministrazione comunale manerbese è consapevole della gravità del problema sta studiando una soluzione definitiva al problema.
Servirebbe innanzitutto un pattugliamento costante della zona, sia via lago,utilizzando motovedette (che non fermano mai i motoscafi che sfrecciano a 20 m dalla riva), sia via terra.
La polizia locale della Valtenesi già la scorsa estate ha effettuato controlli in borghese, dispensando una decina di multe ed altrettante denunce per atti osceni.
Così facendo, però, gli agenti sono diventati volti noti agli esibizionisti della zona.
Che, non appena avvistavano movimenti sospetti nella zona, si facevano trovare coperti di tutto punto e non in atteggiamenti perseguibili.
A questo punto serve un continuo ricambio di uomini, a cui il Comune da solo non può far fronte.
"La prima soluzione a medio termine spiega l'assessore, con delega al Parco, Giancarlo Talamazzi è rafforzare i controlli con un intervento congiunto di tutte le forze dell'ordine, carabinieri, polizia locale, guardia di finanza (si sono dimenticati la forestale).
Ma per fare ciò non basta il solo Comune.
Abbiamo contattato la prefettura, con la quale avremo un incontro nei prossimi giorni, che si sta attivando per venirci in aiuto".
Nel frattempo sarà potenziata anche la presenza di cartelli che espongono l'ordinanza, dal momento che quelli posizionati lo scorso anno sono stati divelti.
Poi, bisognerebbe rendere più accessibile la zona, allargando anche i sentieri, e programmando un calendario di attività per creare un continuo andirivieni di persone.
"Si potrebbero predisporre, per esempio, zone di sosta e gioco prosegue Bertini con palloni aerostatici, aree per pic-nic, per birdwatching, recuperando anche il bosco.
E' auspicabile anche che vengano realizzati percorsi ciclopedonali e di trekking a cavallo, oltre che percorsi di scuola di roccia e di snorkeling".
Attività, sostiene Bertini, per le quali il Comune avrebbe bisogno di un sostegno dalla Provincia o dalla Regione.
16 luglio 2006

Cosa dice la legge

l'art. 726 del codice penale: "atti contrari alla pubblica decenza".
Tuttavia la Sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 ha stabilito che "E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate."
Quindi, per tale sentenza praticare il nudismo in una zona solitamente frequentata da nudisti non costituirebbe reato.

Perchè sono qui

Il titolo mi pare chiaro.

Qui si scrive di uomini e donne nudi, di spiagge, di saune e bagni turchi, di parchi e altri luoghi pubblici a contatto con la natura dove è piacevole stare nudi ed incontrarsi con altre persone più o meno nude. Si scrive di erotismo e di mutanti.

Non si scrive di: moda, abiti, automobili, locali notturni (solo con dovute eccezioni come spiegherò oltre), chiese, politica (ad eccezione di chi vuole impedire la nostra libera espressione), cucina, diete, replicanti, ecc... (cioè tutto ciò che non è compreso nel "si scrive").

Tutti i commenti sono benvenuti.