NUDISM CHRONICLE - Modifichiamo l'art. 21 della costituzione Italiana "Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume." Aboliamo i reati di ATTI OSCENI (Cod. Pen. titolo IX, capo I, artt. 527 e 529) e ATTI CONTRARI ALLA PUBBLICA DECENZA (Cod. Pen. libro terzo, titolo I, capo II, sez. I, art. 726)
2007-12-28
Italia - Campania
I Bagni della Regina Giovanna a Sorrento sono uno dei posti più incantevoli al mondo dove i turisti nudisti amano passare le loro giornate estive.
La spiaggia (in realtà sono rocce che degradano dolcemente a mare) si trova in fondo alla rinomata località a Capo di Sorrento.
Da Napoli basta prendere la circumvesuviana per Sorrento e poi prendere il bus per Capo di Sorrento.
SCOGLIO DI ZARO Forio d’Ischia NA
E’ un luogo bellissimo, immerso in una natura quasi selvaggia e per questo motivo è anche abbastanza difficile da raggiungere.
Ideale per una giornata al mare ed è anche uno dei pochi posti di Ischia in cui si pratica nudismo.
Da Forio prendete il pulman GiraForio (linea 1 o 2) e scendere di fronte al campo di bocce.
Di fronte troverete una sorta di transenna che divide la strada da un sentiero.
Proseguite per il sentiero e vi troverete di fronte un burrone.
Dirigetevi verso sinistra.
2007-12-26
Buon 2008
2007-12-25
Forze dell'ordine - da POLITBJURO
Sicuramente in Italia alle “forze dell’ordine” non mancherebbero occasioni per impegnare fruttuosamente le proprie risorse.
Basta pensare a quelle regioni del nostro Paese controllate di fatto dalla criminalità organizzata, alla microcriminalità che attanaglia certi quartieri delle nostre città, alla criminalità dei “colletti bianchi”.
Ma l’ossessione per la salvaguardia della pubblica morale è per i tutori dell’ordine nostrani un richiamo ancestrale a cui non riescono proprio a sottrarsi.
Ecco quindi che tutti gli anni, d’estate, si ripete la caccia ai nudisti che, nell’immaginario dei nostri gendarmi, rappresentano degli svergognati depravati, dediti a chissà quali peccaminosi atti sessuali.
La morale del poliziotto è infatti contigua a quella del prete che associa il nudo al sesso, sesso che, per Chiesa, Polizia e Carabinieri, quando non è limitato al talamo coniugale con lo scopo benedetto di cagar figli, diventa pericoloso per la morale ed eversivo per l’ordine costituito.
L’attuale governo di centrosinistra potrebbe provvedere a liberare da questa rottura di palle estiva coloro che decidono di starsene nudi a prendere il sole per i cazzi loro senza dar fastidio a nessuno.
Potrebbe, appunto.
Sempre che il cristiano rinato Rutelli non veda in una simile liberalizzazione un segno del laicismo che avanza e non senta quindi l’istanza di opporsi ad un così proditorio attacco alle radici cristiane e bigotte del nostro Paese.
Basta pensare a quelle regioni del nostro Paese controllate di fatto dalla criminalità organizzata, alla microcriminalità che attanaglia certi quartieri delle nostre città, alla criminalità dei “colletti bianchi”.
Ma l’ossessione per la salvaguardia della pubblica morale è per i tutori dell’ordine nostrani un richiamo ancestrale a cui non riescono proprio a sottrarsi.
Ecco quindi che tutti gli anni, d’estate, si ripete la caccia ai nudisti che, nell’immaginario dei nostri gendarmi, rappresentano degli svergognati depravati, dediti a chissà quali peccaminosi atti sessuali.
La morale del poliziotto è infatti contigua a quella del prete che associa il nudo al sesso, sesso che, per Chiesa, Polizia e Carabinieri, quando non è limitato al talamo coniugale con lo scopo benedetto di cagar figli, diventa pericoloso per la morale ed eversivo per l’ordine costituito.
L’attuale governo di centrosinistra potrebbe provvedere a liberare da questa rottura di palle estiva coloro che decidono di starsene nudi a prendere il sole per i cazzi loro senza dar fastidio a nessuno.
Potrebbe, appunto.
Sempre che il cristiano rinato Rutelli non veda in una simile liberalizzazione un segno del laicismo che avanza e non senta quindi l’istanza di opporsi ad un così proditorio attacco alle radici cristiane e bigotte del nostro Paese.
Eraclea Minioia - Agrigento
I nudisti scelgono al splendida "Baia degli Uccelli" come luogo per esporsi integralmente al sole.
Alla foce del fiume Platani, riserva naturalistica dalla bellezza e dal fascino unici per patrimonio naturalistico, una delle più incantavoli zone del litorale di Eraclea Minoa, è stata annoverata da testate gionalistiche nazionali tra le spiaggie per nudisti.
Il luogo in questione è la "Baia degli Uccelli", così chiamata perchè prima stazione per gli uccelli migratori provenienti dal vicino continente africano.
Conosciuta per la sua flora rigogliosa un giornale web dedicato a gay riferendosi al tratto del litorale di Eraclea dietro Capo Bianco lo indica non solo come luogo bellissimo ma anche lontano da "occhi indiscreti".
Ogni fine settimana questa splendida spiaggia diventa meta di nudisti etero od omosessuali.
Per poter praticare, però, il nudismo occorre secondo la vigente legislazione, l'autorizzazione di una delibera comunale che in questo caso e per quest'area non è stata emanata.
Il rischio per tutti coloro che trovandosi in questo tratto di costa praticano il nudismo è di essere denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
La spiaggia infatti non è delimitata nè tantomeno fornita di cartelli indicativi.
La foce del fiume Platani è un posto in cui spesso si recano anche famiglie con bambini per visitare la riserva e qualcuno potrebbe rimanerne piacevolmente turbato.
La questione ha scatenato forti polemiche...
Alla foce del fiume Platani, riserva naturalistica dalla bellezza e dal fascino unici per patrimonio naturalistico, una delle più incantavoli zone del litorale di Eraclea Minoa, è stata annoverata da testate gionalistiche nazionali tra le spiaggie per nudisti.
Il luogo in questione è la "Baia degli Uccelli", così chiamata perchè prima stazione per gli uccelli migratori provenienti dal vicino continente africano.
Conosciuta per la sua flora rigogliosa un giornale web dedicato a gay riferendosi al tratto del litorale di Eraclea dietro Capo Bianco lo indica non solo come luogo bellissimo ma anche lontano da "occhi indiscreti".
Ogni fine settimana questa splendida spiaggia diventa meta di nudisti etero od omosessuali.
Per poter praticare, però, il nudismo occorre secondo la vigente legislazione, l'autorizzazione di una delibera comunale che in questo caso e per quest'area non è stata emanata.
Il rischio per tutti coloro che trovandosi in questo tratto di costa praticano il nudismo è di essere denunciati per atti osceni in luogo pubblico.
La spiaggia infatti non è delimitata nè tantomeno fornita di cartelli indicativi.
La foce del fiume Platani è un posto in cui spesso si recano anche famiglie con bambini per visitare la riserva e qualcuno potrebbe rimanerne piacevolmente turbato.
La questione ha scatenato forti polemiche...
Sabaudia ed Ecoblu
Il nudo integrale divide dunque i frequentatori di Sabaudia, dove invece il topless è ormai di casa. Nessuno si scandalizza.
Passeggiando lungo la spiaggia verso nord, poi, le dimensioni dei costumi diventano sempre più piccole.
Il bikini si trasforma in microscopici perizoma.
Fino ad arrivare alla località Bufalara- Strada.
Si chiama così perché il nastro di asfalto diventa un viottolo sterrato.
Un luogo appartato.
«Da oltre quarant’anni i nudisti vanno lì a prendere il sole», dicono dal municipio, «la maggior parte sono italiani, ma ci sono anche tedeschi e inglesi».
Altre volte la Forestale aveva multato i naturisti su questa spiaggia.
Sono sempre tornati.
«Trenta tutti insieme è un primato nazionale— secondo Ecoblu—è assurdo equiparare la pratica nudista agli atti osceni».
Fra l’altro la Bufalara è già inserita nell’elenco di lidi che — secondo alcune proposte di legge — dovrebbero diventare oasi nudiste.
I movimenti ambientalisti hanno ripetutamente chiesto anche all’amministrazione comunale di riservare un tratto di spiaggia agli amanti dell’abbronzatura integrale.
Molte discussioni.
Nulla di fatto.
«Mentre la costa è devastata da speculazioni edilizie e inquinatori, mentre il vicino Comune di Gaeta lancia un preoccupante allarme sulle infiltrazioni della camorra, gli uomini della Forestale non hanno trovato niente di meglio da fare che prendersela con noi» commenta con amarezza uno dei nudisti multati, un professionista, che ha già telefonato all’avvocato: «Farò ricorso.
Non è per i soldi.
È una questione di principio».
Passeggiando lungo la spiaggia verso nord, poi, le dimensioni dei costumi diventano sempre più piccole.
Il bikini si trasforma in microscopici perizoma.
Fino ad arrivare alla località Bufalara- Strada.
Si chiama così perché il nastro di asfalto diventa un viottolo sterrato.
Un luogo appartato.
«Da oltre quarant’anni i nudisti vanno lì a prendere il sole», dicono dal municipio, «la maggior parte sono italiani, ma ci sono anche tedeschi e inglesi».
Altre volte la Forestale aveva multato i naturisti su questa spiaggia.
Sono sempre tornati.
«Trenta tutti insieme è un primato nazionale— secondo Ecoblu—è assurdo equiparare la pratica nudista agli atti osceni».
Fra l’altro la Bufalara è già inserita nell’elenco di lidi che — secondo alcune proposte di legge — dovrebbero diventare oasi nudiste.
I movimenti ambientalisti hanno ripetutamente chiesto anche all’amministrazione comunale di riservare un tratto di spiaggia agli amanti dell’abbronzatura integrale.
Molte discussioni.
Nulla di fatto.
«Mentre la costa è devastata da speculazioni edilizie e inquinatori, mentre il vicino Comune di Gaeta lancia un preoccupante allarme sulle infiltrazioni della camorra, gli uomini della Forestale non hanno trovato niente di meglio da fare che prendersela con noi» commenta con amarezza uno dei nudisti multati, un professionista, che ha già telefonato all’avvocato: «Farò ricorso.
Non è per i soldi.
È una questione di principio».
Sabaudia e Carmen Llera-Roberto D’Agostino
«La nudità spesso è orribile — dice Carmen Llera, scrittrice, vedova di Alberto Moravia, che da quasi trent’anni va in vacanza sotto il Circeo —.
Non sono talebana, ma coprirei tutti con un velo.
Io stessa vado copertissima in spiaggia e solo quando non c’è nessuno, la sera tardi.
Che bisogno c’è di mettersi in mostra?
Comunque per me è solo una questione estetica, non morale».
E Roberto D’Agostino, ideatore del sito di gossip Dagospia e vicino di villa di Malagò, aggiunge: «Nulla in contrario a chi vuole spogliarsi, ma vadano da un’altra parte a togliersi le mutande. Questa è una zona ad alta densità familiare, siamo tutti ammassati uno sull’altro, non c’è nemmeno spazio per tirare due calci al pallone, perché devo avere accanto a me uno senza costume? ».
Non sono talebana, ma coprirei tutti con un velo.
Io stessa vado copertissima in spiaggia e solo quando non c’è nessuno, la sera tardi.
Che bisogno c’è di mettersi in mostra?
Comunque per me è solo una questione estetica, non morale».
E Roberto D’Agostino, ideatore del sito di gossip Dagospia e vicino di villa di Malagò, aggiunge: «Nulla in contrario a chi vuole spogliarsi, ma vadano da un’altra parte a togliersi le mutande. Questa è una zona ad alta densità familiare, siamo tutti ammassati uno sull’altro, non c’è nemmeno spazio per tirare due calci al pallone, perché devo avere accanto a me uno senza costume? ».
Sabaudia e Giovanni Malagò
«Atti osceni in luogo pubblico»: i bagnanti sorpresi senza costume dovranno pagare 102 euro ciascuno.
Ed è polemica.
«Certo, la legge va rispettata.
Ma non è questo il punto.
Serve un pizzico di equilibrio, di buon senso, di tolleranza.
Se queste persone stavano in un luogo appartato, che problema c’è?
A chi davano fastidio?» si chiede Giovanni Malagò.
L’imprenditore romano è un habitué di Sabaudia.
Possiede una splendida villa fra le dune, dove ospita artisti (in questi giorni c’è l’autrice televisiva Irene Ghergo), politici (si sono visti il vicepremier Francesco Rutelli e il ministro Giovanna Melandri) colleghi industriali e amici.
Ed è polemica.
«Certo, la legge va rispettata.
Ma non è questo il punto.
Serve un pizzico di equilibrio, di buon senso, di tolleranza.
Se queste persone stavano in un luogo appartato, che problema c’è?
A chi davano fastidio?» si chiede Giovanni Malagò.
L’imprenditore romano è un habitué di Sabaudia.
Possiede una splendida villa fra le dune, dove ospita artisti (in questi giorni c’è l’autrice televisiva Irene Ghergo), politici (si sono visti il vicepremier Francesco Rutelli e il ministro Giovanna Melandri) colleghi industriali e amici.
Sabbbbbbaudia e Prodi
ROMA
«Romano Prodi, nudo o vestito, con la scorta nuda o vestita, visiti una spiaggia naturista.
Il premier ci aiuti e metta fine a questa situazione ipocrita che rende il nostro Paese ridicolo »: il comitato ambientalista Ecoblu lancia la provocazione.
È la risposta al blitz di due giorni fa degli uomini della Forestale a Sabaudia, Latina.
Gli agenti hanno multato 30 nudisti su un tratto di arenile isolato nei pressi della località di mare frequentatissima da vip e turisti, scelta quest’anno per le vacanze anche da Walter Veltroni.
«Romano Prodi, nudo o vestito, con la scorta nuda o vestita, visiti una spiaggia naturista.
Il premier ci aiuti e metta fine a questa situazione ipocrita che rende il nostro Paese ridicolo »: il comitato ambientalista Ecoblu lancia la provocazione.
È la risposta al blitz di due giorni fa degli uomini della Forestale a Sabaudia, Latina.
Gli agenti hanno multato 30 nudisti su un tratto di arenile isolato nei pressi della località di mare frequentatissima da vip e turisti, scelta quest’anno per le vacanze anche da Walter Veltroni.
Varigotti - Punta Crena
Agosto 2007
Il sindaco chiude Punta Crena
Per i nudisti di Punta Crena potrebbe essere l'ultima estate senza costume a Varigotti.
Dopo anni di rinvii e proteste, il sindaco di Finale Ligure ha infatti deciso di chiudere la famosa spiaggietta.
Contro i nudisti di Punta Crena si erano schierati turisti omofobi e residenti bigotti, stufi di accedere liberamente alla caletta e di voler spesso assistere a effusioni e comportamenti hard alla luce del sole.
"Tra pochi giorni verranno esposti i cartelli di divieto sulla spiaggia. - ha spiegato Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua (Lista Civica), primo cittadino di Finale Ligure.
Ho avuto un colloquio con i carabinieri ai quali ho chiesto di intervenire.
In ogni modo stiamo studiando soluzioni più drastiche per il prossimo anno, come quella di impedire, con cancelli o altro, l'accesso alla spiaggetta dal promontorio di Punta Crena".
L'insenatura è uno dei più rinomati paradisi per gli amanti della tintarella integrale, soprattutto gay.
La spiaggia è segnalata su decine di siti omosessuali, che spiegano fino a che punto ci si possa spingere con le effusioni, e da anni è al centro di una accesa querelle con l'amministrazione comunale.
Contro la spiaggetta, visibile dal molo e raggiungibile solo via mare o attraverso sentieri ripidissimi, si sono espressi residenti e turisti sessuofobi, ma fino ad oggi la questione non era mai stata risolta.
"Frequento Varigotti si da quando ero bambina.
Quello che è successo in questi ultimi anni è insostenibile", spiega Evelina Christillin, la "Signora delle Olimpiadi" da sempre frequentatrice dell'antico borgo.
"Nessun razzismo, sia chiaro, ma basta affacciarsi dalla terrazza del molo per vedere scene da cinema hard a qualsiasi ora del giorno.
Siamo arrivati al punto che non si possono portare i bambini a fare un giro in moscone per paura di vedere scene imbarazzanti", spiega la Christillin.
Della stessa opinione sono anche altri turisti vip che hanno casa a Varigotti, tra cui spiccano Ferruccio De Bortoli, Ombretta Fumagalli Carulli e Eva Herzigova.
"Ho scritto più volte al sindaco - aggiunge la Christillin - o il Comune decide di destinare Punta Crena ai nudisti, oppure deve impegnarsi a stroncare comportamenti che sono comunque illegali. La spiaggetta è quasi zona franca, sono pronta a promuovere una petizione se non ci saranno riscontri positivi".
Questa volta le minacce sembrano aver colpito nel segno.
Nel giro di pochi giorni, assicura l'amministrazione, sulla spiaggia compariranno i cartelli di divieto.
Basterà a dissuadere il turismo di nicchia in costume adamitico?
Il sindaco chiude Punta Crena
Per i nudisti di Punta Crena potrebbe essere l'ultima estate senza costume a Varigotti.
Dopo anni di rinvii e proteste, il sindaco di Finale Ligure ha infatti deciso di chiudere la famosa spiaggietta.
Contro i nudisti di Punta Crena si erano schierati turisti omofobi e residenti bigotti, stufi di accedere liberamente alla caletta e di voler spesso assistere a effusioni e comportamenti hard alla luce del sole.
"Tra pochi giorni verranno esposti i cartelli di divieto sulla spiaggia. - ha spiegato Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua (Lista Civica), primo cittadino di Finale Ligure.
Ho avuto un colloquio con i carabinieri ai quali ho chiesto di intervenire.
In ogni modo stiamo studiando soluzioni più drastiche per il prossimo anno, come quella di impedire, con cancelli o altro, l'accesso alla spiaggetta dal promontorio di Punta Crena".
L'insenatura è uno dei più rinomati paradisi per gli amanti della tintarella integrale, soprattutto gay.
La spiaggia è segnalata su decine di siti omosessuali, che spiegano fino a che punto ci si possa spingere con le effusioni, e da anni è al centro di una accesa querelle con l'amministrazione comunale.
Contro la spiaggetta, visibile dal molo e raggiungibile solo via mare o attraverso sentieri ripidissimi, si sono espressi residenti e turisti sessuofobi, ma fino ad oggi la questione non era mai stata risolta.
"Frequento Varigotti si da quando ero bambina.
Quello che è successo in questi ultimi anni è insostenibile", spiega Evelina Christillin, la "Signora delle Olimpiadi" da sempre frequentatrice dell'antico borgo.
"Nessun razzismo, sia chiaro, ma basta affacciarsi dalla terrazza del molo per vedere scene da cinema hard a qualsiasi ora del giorno.
Siamo arrivati al punto che non si possono portare i bambini a fare un giro in moscone per paura di vedere scene imbarazzanti", spiega la Christillin.
Della stessa opinione sono anche altri turisti vip che hanno casa a Varigotti, tra cui spiccano Ferruccio De Bortoli, Ombretta Fumagalli Carulli e Eva Herzigova.
"Ho scritto più volte al sindaco - aggiunge la Christillin - o il Comune decide di destinare Punta Crena ai nudisti, oppure deve impegnarsi a stroncare comportamenti che sono comunque illegali. La spiaggetta è quasi zona franca, sono pronta a promuovere una petizione se non ci saranno riscontri positivi".
Questa volta le minacce sembrano aver colpito nel segno.
Nel giro di pochi giorni, assicura l'amministrazione, sulla spiaggia compariranno i cartelli di divieto.
Basterà a dissuadere il turismo di nicchia in costume adamitico?
2007-12-11
Spain Lloret de Mar
In my opinion the most picturesque beach in Lloret (if not the Costa Brava) has got to be Boadella.
Here the sand is not quite as course as Lloret main beach.
The only access is down through the woods.
Boadella is actually a nudist beach, with the influx of new residents it is now being used more and more by families.
Bulgaria spiaggia nudista
Famous female nudist beach to be restored in Bulgaria’s Bourgas
Vaklin Stoinovski, concessionaire of the North Beach in Bourgas, decided to restore the famous female nudist beach in the city.
The so called Evin Plazh (Eve’s Beach) will be restored in its original size, BGNES news agency said.
The beach will either be surrounded by four walls, as in the past, or will have a sea outlet.
Stoinovski planed to meet local women and ask them about their opinion and suggestions for the nudist beach. Information booklets about the beach had been distributed in the city over the past weekend.
A female life-guard already patrols the area, although it is outside the terrain given on concession to Stoinovski.
Vaklin Stoinovski, concessionaire of the North Beach in Bourgas, decided to restore the famous female nudist beach in the city.
The so called Evin Plazh (Eve’s Beach) will be restored in its original size, BGNES news agency said.
The beach will either be surrounded by four walls, as in the past, or will have a sea outlet.
Stoinovski planed to meet local women and ask them about their opinion and suggestions for the nudist beach. Information booklets about the beach had been distributed in the city over the past weekend.
A female life-guard already patrols the area, although it is outside the terrain given on concession to Stoinovski.
2007-11-17
balonmano "elda prestigio"
2007-11-14
support nude culture in Estonia
Two Estonian women disrobe, stand around with a sign saying "Support Nude Culture," smile at a watching policeman, and then get dressed and go home.
Politsei viis Tallinnas Moskva kohviku eest ära kaks neiut, kes protestisid alasti piketeerides Eesti kultuurfondide vastu, kirjutab SL Õhtuleht.
Esmaspäeval kella poole kuue ajal sai politsei väljakutse Vabaduse väljakule Moskva kohviku juurde, kus kaks alasti neidu suurte plakatitega piketeerisid.
«Kohale saabunud patrull nägi kohviku ees kahte tütarlast plakatitega, millele oli kirjutatud suurelt: «TOETAGE ALASTIKULTUURI»,» rääkis Põhja politseiprefektuuri pressiesindaja Timo Tarve.
Politseinikud käskisid neidudel end riidesse panna ja viisid nad osakonda selgitust kirjutama.
Tütarlapsed (18- ja 20-aastane) põhjendasid seletuskirjas oma tegu sellega, et protestisid Eesti kultuurifondide vastu, mis on mõttetud ega täida oma eesmärki; seal valitsevat onupojapoliitika, raha jagatakse suvaliselt ja ebaõigetele asjadele, vahendas Timo Tarve.
Sealt ka see plakatilause,» lisas ta. Vanem tütarlaps on tudeng, noorem ei õpi ega tööta.
Pärast selgituste andmist lasti neiud politseist minema, juhtunu suhtes alustati aga väärteomenetlust avaliku korra rikkumise paragrahvi alusel. Karistusseadustik lubab tütarlapsi trahvida kuni 100 trahviühikuga ehk kuni 6000 krooniga.
Kunstikuraator Mari Sobolev eitas, et tegu oleks tema korraldatud projektiga.
Tallinna avaliku korra eeskirja järgi on keelatud viibida avalikes kohtades alasti, välja arvatud eelkooliealised lapsed supelrandades.
topless per teenager
Il topless nel periodo della pubertà riduce i rischi del cancro al seno.
La vitamina D è collegata alla diminuzione del rischio di tumore al seno.
By Stephen Daniells
Increased vitamin D levels during youth, from the sun and the diet, may reduce the risk of breast cancer later in life by over 30 per cent, suggests a new epidemiological study.
The study, by researchers from the Samuel Lunenfeld Research Institute at the Mount Sinai Hospital in Canada, adds to a rapidly growing body of science reporting potential benefits of the vitamin against cancer that has led for strong calls to increase recommended intake levels.
The researchers recruited 972 women with newly diagnose invasive breast cancer and 1,135 randomly selected healthy controls and interviewed to assess vitamin D-related variables, such as sunlight exposure (outdoor activity), cod liver oil intake and milk consumption.
After adjusting for potential confounding factors, Knight and her co-workers found that increased exposure to sunlight during adolescence was associated with the highest protection against breast cancer risk later in life, with a risk reduction 35 per cent.
Significant risk reductions were also observed for increased cod liver oil intake (24 per cent risk reduction), and drinking at least 10 glasses of milk per week was associated with a 38 per cent risk reduction.
Source: Cancer Epidemiology Biomarkers & Prevention
Mars 2007, Volume 16, Pages 422-429.
"Vitamin D and Reduced Risk of Breast Cancer: A Population-Based Case-Control Study"
Auteurs : J.A. Knight, M. Lesosky, H. Barnett, J.M. Raboud, R. Viethe
La vitamina D è collegata alla diminuzione del rischio di tumore al seno.
By Stephen Daniells
Increased vitamin D levels during youth, from the sun and the diet, may reduce the risk of breast cancer later in life by over 30 per cent, suggests a new epidemiological study.
The study, by researchers from the Samuel Lunenfeld Research Institute at the Mount Sinai Hospital in Canada, adds to a rapidly growing body of science reporting potential benefits of the vitamin against cancer that has led for strong calls to increase recommended intake levels.
The researchers recruited 972 women with newly diagnose invasive breast cancer and 1,135 randomly selected healthy controls and interviewed to assess vitamin D-related variables, such as sunlight exposure (outdoor activity), cod liver oil intake and milk consumption.
After adjusting for potential confounding factors, Knight and her co-workers found that increased exposure to sunlight during adolescence was associated with the highest protection against breast cancer risk later in life, with a risk reduction 35 per cent.
Significant risk reductions were also observed for increased cod liver oil intake (24 per cent risk reduction), and drinking at least 10 glasses of milk per week was associated with a 38 per cent risk reduction.
Source: Cancer Epidemiology Biomarkers & Prevention
Mars 2007, Volume 16, Pages 422-429.
"Vitamin D and Reduced Risk of Breast Cancer: A Population-Based Case-Control Study"
Auteurs : J.A. Knight, M. Lesosky, H. Barnett, J.M. Raboud, R. Viethe
2007-11-04
bain thermal japonais
Un onsen est un bain thermal japonais.
Il s'agit de bains chauds dont l'eau est généralement issue de sources volcaniques parfois réputées pour leurs propriétés médicinales.
Les onsen sont des lieux de détente et relaxation dont les plus appréciés sont situés à l'extérieur, face à un paysage préservé, et construits en matériaux naturels tels la pierre et le bois.
Le Japon étant un pays volcanique, les sources chaudes ne manquent pas et on peut trouver des onsen un peu partout dans le pays, parfois concentrés dans des villes thermales.
Les onsen sont devenus des lieux privilégiés de villégiature pour les citadins surmenés en quête de retour à la nature.
On trouve toujours un onsen suffisamment proche de la ville pour y passer un week-end de courtes vacances et faire ainsi une pause reposante entre deux semaines de travail, s’évader momentanément du stress du mode de vie trépidant des Japonais.
Les sources chaudes naturelles, lieux privilégiés de la religion shintoïste, s’étendent du Nord au Sud de l’archipel.
Pour les Japonais, ce rituel du bain est un acte quotidien essentiel et exprime d’une manière intime, leur rapport au monde et à sa vulnérabilité.
À l'intérieur du onsen, la nudité est de rigueur.
A Tokyo, cette quête de la nature pousse même les citadins à recréer des sources artificielles qui deviennent des refuges dans le chaos urbain.
Il s'agit de bains chauds dont l'eau est généralement issue de sources volcaniques parfois réputées pour leurs propriétés médicinales.
Les onsen sont des lieux de détente et relaxation dont les plus appréciés sont situés à l'extérieur, face à un paysage préservé, et construits en matériaux naturels tels la pierre et le bois.
Le Japon étant un pays volcanique, les sources chaudes ne manquent pas et on peut trouver des onsen un peu partout dans le pays, parfois concentrés dans des villes thermales.
Les onsen sont devenus des lieux privilégiés de villégiature pour les citadins surmenés en quête de retour à la nature.
On trouve toujours un onsen suffisamment proche de la ville pour y passer un week-end de courtes vacances et faire ainsi une pause reposante entre deux semaines de travail, s’évader momentanément du stress du mode de vie trépidant des Japonais.
Les sources chaudes naturelles, lieux privilégiés de la religion shintoïste, s’étendent du Nord au Sud de l’archipel.
Pour les Japonais, ce rituel du bain est un acte quotidien essentiel et exprime d’une manière intime, leur rapport au monde et à sa vulnérabilité.
À l'intérieur du onsen, la nudité est de rigueur.
A Tokyo, cette quête de la nature pousse même les citadins à recréer des sources artificielles qui deviennent des refuges dans le chaos urbain.
Forza Nuova attacca i nudisti
Ecco un altro simpatico intervento di Ruggero Ricciardella.
Gaeta (19/08/2006)
Il coordinatore provinciale di Forza Nuova Ruggero Ricciardella interviene in merito alla querelle in corso per l'istanza dei nudisti che chiedono l'esclusiva per la spiaggia dei 300 Gradini dell'Arenauta di Gaeta.
Ruggero Ricciardella parla con la schiettezza che tutti gli riconoscono e la sua esposizione politica è la stessa di tanti amministratori che evitano di parlare per un frainteso fair play.
Il messaggio è chiaro: "andate ...in uno sperduto isolotto del pacifico".
Infatti Ricciardella afferma: "Il comitato di Rovasio non ha ragione di essere, come del resto non hanno ragione di essere le istanze assurde e grottesche avanzate dai nudisti dell'Arenauta di Gaeta.
Con tutti i problemi che affliggono il litorale, mancavano soltanto le invereconde e farneticanti querelle dei paladini della gay - obsession che pretendono di riscattare un arenile, quale quello dell'Arenauta o Scissure, che di certo non può essere trasformato così, dal giorno alla notte, in un ricettacolo "a cielo aperto" di omosessuali o nudisti smaniosi di dare sfoggio alle proprie performance, pretendendo tra l'altro, che tutto ciò avvenga senza clamori e, assurdo, con l'avallo delle istituzioni!
Il coordinamento del sud pontino di Forza Nuova esprime solidarietà a tutte le componenti di centro destra, governative e non, della zona che hanno dimostrato buon senso cercando, anche con il ricorso di istituti di vigilanza, di salvaguardare non solo il buoncostume e il pubblico decoro dalle pubbliche esibizioni e fornicazioni dei su nominati naturisti, ma soprattutto cercando di preservare la spiaggia dell'Arenauta dalle inconcepibili mire esclusiviste di tali individui volte ad arrogarsi un altrettanto inconcepibile diritto: sciorinare liberamente le proprie intimità col preciso scopo di scandalizzare.
La vergognosa petizione, coronata dall'appello in cui si annuncia l'intenzione di organizzare un Gay Pride a Gaeta ne è la riprova.
Ebbene c'è un limite a tutto, anche all'indecenza!
Un Gay Pride a Gaeta significherebbe avvilire ulteriormente il territorio, già abbondantemente avvilito dalle polemiche pretestuose di questi giorni, messe in opera da bassi personaggi intenzionati a screditare Gaeta e zone limitrofe.
Ricorrendo al patetico vittimismo e alla misericordia che pensano di suscitare nei confronti della popolazione, la quale dovrebbe accettare supinamente e silenziosamente un affronto simile, gli sfrontati naturisti capitanati da tale Rovasio non hanno alcun diritto su quella spiaggia, né tanto meno di organizzare una carnevalata delle loro che non farebbe altro che ridicolizzare il territorio che, ricordiamolo, vive di turismo e non può permettersi assolutamente sconcertanti come del resto effimere controversie di questo tipo.
Che vadano in qualche sperduto atollo del Pacifico a fare i naturisti, questo è l'appello che Forza Nuova rivolge a Rovasio, Luxuria, Grillini e company!
I nostri figli vogliono e devono ancora poter costruire castelli di sabbia sulle loro spiagge...senza dover assistere a repellenti spettacoli dal vivo, come quelli offerti da queste persone.
Per questo basta e avanza la televisione.
A Gaeta mai Gay Pride!".
Gaeta (19/08/2006)
Il coordinatore provinciale di Forza Nuova Ruggero Ricciardella interviene in merito alla querelle in corso per l'istanza dei nudisti che chiedono l'esclusiva per la spiaggia dei 300 Gradini dell'Arenauta di Gaeta.
Ruggero Ricciardella parla con la schiettezza che tutti gli riconoscono e la sua esposizione politica è la stessa di tanti amministratori che evitano di parlare per un frainteso fair play.
Il messaggio è chiaro: "andate ...in uno sperduto isolotto del pacifico".
Infatti Ricciardella afferma: "Il comitato di Rovasio non ha ragione di essere, come del resto non hanno ragione di essere le istanze assurde e grottesche avanzate dai nudisti dell'Arenauta di Gaeta.
Con tutti i problemi che affliggono il litorale, mancavano soltanto le invereconde e farneticanti querelle dei paladini della gay - obsession che pretendono di riscattare un arenile, quale quello dell'Arenauta o Scissure, che di certo non può essere trasformato così, dal giorno alla notte, in un ricettacolo "a cielo aperto" di omosessuali o nudisti smaniosi di dare sfoggio alle proprie performance, pretendendo tra l'altro, che tutto ciò avvenga senza clamori e, assurdo, con l'avallo delle istituzioni!
Il coordinamento del sud pontino di Forza Nuova esprime solidarietà a tutte le componenti di centro destra, governative e non, della zona che hanno dimostrato buon senso cercando, anche con il ricorso di istituti di vigilanza, di salvaguardare non solo il buoncostume e il pubblico decoro dalle pubbliche esibizioni e fornicazioni dei su nominati naturisti, ma soprattutto cercando di preservare la spiaggia dell'Arenauta dalle inconcepibili mire esclusiviste di tali individui volte ad arrogarsi un altrettanto inconcepibile diritto: sciorinare liberamente le proprie intimità col preciso scopo di scandalizzare.
La vergognosa petizione, coronata dall'appello in cui si annuncia l'intenzione di organizzare un Gay Pride a Gaeta ne è la riprova.
Ebbene c'è un limite a tutto, anche all'indecenza!
Un Gay Pride a Gaeta significherebbe avvilire ulteriormente il territorio, già abbondantemente avvilito dalle polemiche pretestuose di questi giorni, messe in opera da bassi personaggi intenzionati a screditare Gaeta e zone limitrofe.
Ricorrendo al patetico vittimismo e alla misericordia che pensano di suscitare nei confronti della popolazione, la quale dovrebbe accettare supinamente e silenziosamente un affronto simile, gli sfrontati naturisti capitanati da tale Rovasio non hanno alcun diritto su quella spiaggia, né tanto meno di organizzare una carnevalata delle loro che non farebbe altro che ridicolizzare il territorio che, ricordiamolo, vive di turismo e non può permettersi assolutamente sconcertanti come del resto effimere controversie di questo tipo.
Che vadano in qualche sperduto atollo del Pacifico a fare i naturisti, questo è l'appello che Forza Nuova rivolge a Rovasio, Luxuria, Grillini e company!
I nostri figli vogliono e devono ancora poter costruire castelli di sabbia sulle loro spiagge...senza dover assistere a repellenti spettacoli dal vivo, come quelli offerti da queste persone.
Per questo basta e avanza la televisione.
A Gaeta mai Gay Pride!".
naked in Japan
Yunokami onsen
is a free, open air, and mixed hot spring.
It is located in a little gorge, and is nothing more than a square concrete hole with a tiny
stone wall surrounding it.
The water is clear, and quite hot.
The temperature can be regulated by either removing a thick plastic tube, from where
the water comes from, or by putting it in the bath.
There are no dressing rooms to undress in.
People undress next to the bath and put their clothes on the surrounding rocks.
From Aizuwakamatsu city take route 118 south towards Tochigi prefecture.
Route 118 goes through Yunokami onsen.
When you get to Yunokami onsen pass the station and then start looking for the free
hot spring.
It is pretty difficult to find, but look at the southern end of the village for a tiny road
leading down into the gorge.
2007-10-12
Nemici dei nudisti
2007-10-08
2007-10-05
ROSKILDE festival
2007-09-21
Bellerine e ballerini nudi
MADRID, Spagna: casting nudo per balletto.
Una selezione per il Balletto Nazionale di Spagna effettuata con gli aspiranti ballerini tutti senza veli fa scattare un'inchiesta.
Un casting, sebbene a porte chiuse, del Balletto Nazionale di Spagna sfocia in un'inchiesta ordinata dal ministro della Cultura, César Antonio Molina.
I fatti risalgono al 6 settembre 2007, quando venti ballerini, dieci donne e dieci uomini, hanno partecipato all’audizione per il casting di uno spettacolo in programma l’anno prossimo.
Il direttore del Balletto, José Antonio, sostiene che nessuno di loro è stato obbligato a svestirsi.
Ma il «casting dei nudi», come lo ha ribattezzato la stampa spagnola, ha portato a un esposto al sindacato dell’azienda che ha sollecitato un’inchiesta interna al direttore generale dell’Inaem, Istituto Nacional de las Artes Escénicas y la Musica.
Anche se nessuno dei ballerini accusa il direttore del Balletto di aver esercitato pressioni per realizzare le prove «a nudo», e 18 su 20 hanno firmato un documento in cui negano di essersi sentiti molestati, il comitato di impresa ha deciso di denunciare l'accaduto, perché «la coreografia dello spettacolo non avrebbe richiesto scene di nudo».
L'intervento del ministro: «Sentiremo tutte le parti in causa – ha detto -. C’è un regolamento che sovrintende ai casting. Verificheremo che sia stato rispettato».
Una selezione per il Balletto Nazionale di Spagna effettuata con gli aspiranti ballerini tutti senza veli fa scattare un'inchiesta.
Un casting, sebbene a porte chiuse, del Balletto Nazionale di Spagna sfocia in un'inchiesta ordinata dal ministro della Cultura, César Antonio Molina.
I fatti risalgono al 6 settembre 2007, quando venti ballerini, dieci donne e dieci uomini, hanno partecipato all’audizione per il casting di uno spettacolo in programma l’anno prossimo.
Il direttore del Balletto, José Antonio, sostiene che nessuno di loro è stato obbligato a svestirsi.
Ma il «casting dei nudi», come lo ha ribattezzato la stampa spagnola, ha portato a un esposto al sindacato dell’azienda che ha sollecitato un’inchiesta interna al direttore generale dell’Inaem, Istituto Nacional de las Artes Escénicas y la Musica.
Anche se nessuno dei ballerini accusa il direttore del Balletto di aver esercitato pressioni per realizzare le prove «a nudo», e 18 su 20 hanno firmato un documento in cui negano di essersi sentiti molestati, il comitato di impresa ha deciso di denunciare l'accaduto, perché «la coreografia dello spettacolo non avrebbe richiesto scene di nudo».
L'intervento del ministro: «Sentiremo tutte le parti in causa – ha detto -. C’è un regolamento che sovrintende ai casting. Verificheremo che sia stato rispettato».
2007-09-17
Forza Nuova contro i nudisti
FN, Esprime Grande Soddisfazione per la "Retata" Anti-Naturisti del Corpo Forestale a Sabaudia. (venerdì 24 agosto 2007)
Latina: Apprendiamo con grande soddisfazione dell'intervento effettuato dal Corpo Forestale dello Stato, in località Bufalara presso Sabaudia, con cui è stato soppresso il reato di atti osceni sull'arenile pubblico frequentato da famiglie e bambini, ad opera di sedicenti naturisti.
Forza Nuova ritiene che sia doverosa un'attenzione maggiore da parte delle Amministrazioni Comunali del Litorale Pontino, su questo fenomeno che in Italia costituisce reato e che tende a scardinare i principi del pudore e della morale pubblica, cardini importantissimi che reggono il tessuto sociale e civile.
Ci auguriamo che le assisi cittadine predispongano un piano ben preciso per evitare tali spiacevoli episodi d'oscenità che si verificano in molte spiagge pontine e che stanno trovando una dura critica da parte dei turisti e dei cittadini locali.
Pertanto riteniamo che gli Amministratori non debbano relegarsi dietro il silenzio ma agire per la salvaguardia del turismo e dei cittadini stessi, che non possono vedersi costretti a fuggire via con i loro bambini alla comparsa degli osceni naturisti.
Infine riteniamo che siano di pari merito oscene, le dichiarazioni fatte dalla responsabile dell'UNI, che in spregio alle leggi Italiane, istiga tali comportamenti amorali, filosofeggia sull'Unione Europea dimenticando che qui siamo in Italia e le leggi parlano chiaro, le loro sono oscenità che costituiscono un illecito e pertanto tali filosofie, l'UNI, le tenesse per se, intanto si affretti a pagare i tremila euro di ammende.
comunicato scritto dal Segretario della sezione di Latina di Forza Nuova
Ruggero Ricciardella
Latina: Apprendiamo con grande soddisfazione dell'intervento effettuato dal Corpo Forestale dello Stato, in località Bufalara presso Sabaudia, con cui è stato soppresso il reato di atti osceni sull'arenile pubblico frequentato da famiglie e bambini, ad opera di sedicenti naturisti.
Forza Nuova ritiene che sia doverosa un'attenzione maggiore da parte delle Amministrazioni Comunali del Litorale Pontino, su questo fenomeno che in Italia costituisce reato e che tende a scardinare i principi del pudore e della morale pubblica, cardini importantissimi che reggono il tessuto sociale e civile.
Ci auguriamo che le assisi cittadine predispongano un piano ben preciso per evitare tali spiacevoli episodi d'oscenità che si verificano in molte spiagge pontine e che stanno trovando una dura critica da parte dei turisti e dei cittadini locali.
Pertanto riteniamo che gli Amministratori non debbano relegarsi dietro il silenzio ma agire per la salvaguardia del turismo e dei cittadini stessi, che non possono vedersi costretti a fuggire via con i loro bambini alla comparsa degli osceni naturisti.
Infine riteniamo che siano di pari merito oscene, le dichiarazioni fatte dalla responsabile dell'UNI, che in spregio alle leggi Italiane, istiga tali comportamenti amorali, filosofeggia sull'Unione Europea dimenticando che qui siamo in Italia e le leggi parlano chiaro, le loro sono oscenità che costituiscono un illecito e pertanto tali filosofie, l'UNI, le tenesse per se, intanto si affretti a pagare i tremila euro di ammende.
comunicato scritto dal Segretario della sezione di Latina di Forza Nuova
Ruggero Ricciardella
Sabaudia e i suoi politici
La presenza dei naturisti sulle spiagge di Sabaudia si inserisce, all’indomani della netta chiusura del sindaco Sandro Maracchioni, la voce di Frankie Sanna, già delegato alla sicurezza della passata amministrazione ed attuale consigliere di minoranza quale esponente di spicco di Alleanza nazionale.
Sanna è stato in materia un autentico precursone.
Fu sua la proposta di istituire nell’area del poligono militare di Valmontorio una vera e propria "isola dell’amore" per coppiette alla ricerca di intimità con relativi servizi e strutture adeguate.
E fu sempre lui, l’anno successivo, a farsi carico delle istanze dei nudisti proponendo che parte dell’arenile che va dalla Bufalara a Rio Martino, e che si snoda per tre chilometri e settecento metri a ridosso della strada provinciale interrotta ormai da quindici anni, fosse riservato a quanti amano esporsi al sole e fare il bagno come mamma li ha fatti.
«Ritengo sbagliato affrontare il problema dei naturisti e delle loro esigenze come se fosse un fenomeno turistico, almeno per quanto riguarda una realtà come Sabaudia dove le loro presenze, sparpagliate su ventidue chilometri di spiagge, con prevalenza per quei tre chilometri e mezzo a ridosso della vecchia strada provinciale interrotta, sono decisamente esigue.
Del fenomeno mi preoccupa invece quello che esso può indirettamente provocare, mi riferisco ai cosiddetti "guardoni" che sono soliti camuffarsi da naturisti unicamente per sfogare i loro istinti di autoerotismo e che sfuggono spesso ai controlli proprio perché mancano aree riservate esclusivamente ai naturisti.
In altre parole delimitare con cartelli ed apposita segnaletica tratti di spiaggia frequentati dai soli nudisti significa anche monitorare costantemente le zone adiacenti e quindi stroncare più agevolmente il cosiddetto vuoyerismo» spiega Sanna nel corso della conferenza stampa da lui convocata.
Ma al sindaco Maracchioni l’esponente di Alleanza nazionale propone anche una seconda soluzione che eliminerebbe alla radice il problema: ripristinare il tratto di provinciale interrotto da anni fra Rio Martino e la Bufalara e riguadagnare alla piena fruibilità la sottostante duna. «Così facendo potremmo avere altre spiagge per famiglie, con mamme e figli al seguito e riservare qualche centinaio di metri di arenile, ben delimitato agli amanti della tintarella integrale, senza quindi penalizzare in alcun modo o scandalizzare gli altri bagnanti anche se mi chiedo che differenza ci sia fra una naturista "doc" e una bella e procace signora che, come spesso accade, prende il sole coperta esclusivamente da un filo interdentale» conclude Sanna che presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno perché sia poi inserito nel nuovo Pua, il Piano di utilizzazione degli arenili.
A sposare invece integralmente la posizione del sindaco Maracchioni, nettamente contrario ad "istituzionalizzare" la presenza di colonie di naturalisti sulle dune del Quaternario, è il portavoce dell’Associazione commercianti, Franco Natale.
«Vivo e lavoro da quarant’anni a Sabaudia e e , vip a parte, la città è stata sempre la meta di mamme e bambini proprio per le sue caratteristiche ambientali, a partire dalla sua spiaggia dorata di facile accesso ai più piccoli.
E con tutto il rispetto per le associazioni naturaliste non credo che si possa consentire una commistione di questo genere» commenta l’esponente dell’Udc e proprietario de "Lo Scoglio".
Sanna è stato in materia un autentico precursone.
Fu sua la proposta di istituire nell’area del poligono militare di Valmontorio una vera e propria "isola dell’amore" per coppiette alla ricerca di intimità con relativi servizi e strutture adeguate.
E fu sempre lui, l’anno successivo, a farsi carico delle istanze dei nudisti proponendo che parte dell’arenile che va dalla Bufalara a Rio Martino, e che si snoda per tre chilometri e settecento metri a ridosso della strada provinciale interrotta ormai da quindici anni, fosse riservato a quanti amano esporsi al sole e fare il bagno come mamma li ha fatti.
«Ritengo sbagliato affrontare il problema dei naturisti e delle loro esigenze come se fosse un fenomeno turistico, almeno per quanto riguarda una realtà come Sabaudia dove le loro presenze, sparpagliate su ventidue chilometri di spiagge, con prevalenza per quei tre chilometri e mezzo a ridosso della vecchia strada provinciale interrotta, sono decisamente esigue.
Del fenomeno mi preoccupa invece quello che esso può indirettamente provocare, mi riferisco ai cosiddetti "guardoni" che sono soliti camuffarsi da naturisti unicamente per sfogare i loro istinti di autoerotismo e che sfuggono spesso ai controlli proprio perché mancano aree riservate esclusivamente ai naturisti.
In altre parole delimitare con cartelli ed apposita segnaletica tratti di spiaggia frequentati dai soli nudisti significa anche monitorare costantemente le zone adiacenti e quindi stroncare più agevolmente il cosiddetto vuoyerismo» spiega Sanna nel corso della conferenza stampa da lui convocata.
Ma al sindaco Maracchioni l’esponente di Alleanza nazionale propone anche una seconda soluzione che eliminerebbe alla radice il problema: ripristinare il tratto di provinciale interrotto da anni fra Rio Martino e la Bufalara e riguadagnare alla piena fruibilità la sottostante duna. «Così facendo potremmo avere altre spiagge per famiglie, con mamme e figli al seguito e riservare qualche centinaio di metri di arenile, ben delimitato agli amanti della tintarella integrale, senza quindi penalizzare in alcun modo o scandalizzare gli altri bagnanti anche se mi chiedo che differenza ci sia fra una naturista "doc" e una bella e procace signora che, come spesso accade, prende il sole coperta esclusivamente da un filo interdentale» conclude Sanna che presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno perché sia poi inserito nel nuovo Pua, il Piano di utilizzazione degli arenili.
A sposare invece integralmente la posizione del sindaco Maracchioni, nettamente contrario ad "istituzionalizzare" la presenza di colonie di naturalisti sulle dune del Quaternario, è il portavoce dell’Associazione commercianti, Franco Natale.
«Vivo e lavoro da quarant’anni a Sabaudia e e , vip a parte, la città è stata sempre la meta di mamme e bambini proprio per le sue caratteristiche ambientali, a partire dalla sua spiaggia dorata di facile accesso ai più piccoli.
E con tutto il rispetto per le associazioni naturaliste non credo che si possa consentire una commistione di questo genere» commenta l’esponente dell’Udc e proprietario de "Lo Scoglio".
2007-09-11
Stop ISLAM
Oggi è la ricorrenza dell'11 settembre, la ricorrenza dell'odio dei fondamentalisti islamici contro la nostra civiltà ed in particolare contro noi nudisti.
Ma i nostri nemici sono anche figli nostri vedi:
http://www.volontariperlosviluppo.it/2004/2004_6/04_6_01.htm
Riflettete gente, riflettete.
Sito amico:
http://www.apostatesofislam.com/stopislam.htm
2007-08-28
Traffico al Brancolino
Dopo l'ordinanza del sindaco di Torri del Benaco, è comparso un vigile in spiaggia che controlla il traffico dei passanti lungo la spiaggia.
Ma lo scopo non è prevenire incidenti stradali, bensì cercare di spillare soldi al nudista di turno.
Si segnala nome e partito del sindaco: Geom. Giorgio Passionelli - Lista civica.
Si segnala inoltre sulla pagina del sito del comune di Torri:
http://www.comuni-italiani.it/023/086/amm.html
il seguente annuncio del giorno 28 agosto 2007:
"Ragazze Verona: Amore, Amicizia, Trasgressioni. Prova la chat SMS."
Se si tratta di pubblicità progresso (vedi soldi della pubblicità) allora la parola "trasgressioni" è benvenuta, se invece si tratta di nudisti trasgressivi multe !!! (in fondo il risultato per il comune è lo stesso: soldi).
Ma lo scopo non è prevenire incidenti stradali, bensì cercare di spillare soldi al nudista di turno.
Si segnala nome e partito del sindaco: Geom. Giorgio Passionelli - Lista civica.
Si segnala inoltre sulla pagina del sito del comune di Torri:
http://www.comuni-italiani.it/023/086/amm.html
il seguente annuncio del giorno 28 agosto 2007:
"Ragazze Verona: Amore, Amicizia, Trasgressioni. Prova la chat SMS."
Se si tratta di pubblicità progresso (vedi soldi della pubblicità) allora la parola "trasgressioni" è benvenuta, se invece si tratta di nudisti trasgressivi multe !!! (in fondo il risultato per il comune è lo stesso: soldi).
Multe a Sabaudia
Nudisti multati a Sabaudia: «Siamo perseguitati - dicono -, Prodi venga in spiaggia con noi».
Vigili col taccuino delle multe alla mano e, a far da capannello, seni e sederi nudi come mamma li ha fatti.
E' accaduto su una spiaggia di Sabaudia, dove un gruppo di nudisti s'è guadagnato una sanzione di centodue euro.
«I nudisti sono stanchi di essere perseguitati - lamentano i membri di Ecoblu - per colpa di un governo che, al posto di tante inutili esternazioni estive, farebbe meglio a discutere e approvare i tanti progetti di legge tesi a regolamentare il nudismo e giacenti in Parlamento da tempo immemorabile».
Insomma, la trentina di turisti multati per atti osceni in luogo pubblico non ci sta - «E' un provvedimento assurdo», dicono - e invocano una legge ad hoc.
Fatto sta che per prima cosa dovrebbe convincere delle loro buone ragioni i bagnanti (per la maggior parte ipocriti e bigotti) che hanno fatto tante e tali segnalazioni agli uomini della Forestale da costringerli a un blitz.
Vigili col taccuino delle multe alla mano e, a far da capannello, seni e sederi nudi come mamma li ha fatti.
E' accaduto su una spiaggia di Sabaudia, dove un gruppo di nudisti s'è guadagnato una sanzione di centodue euro.
«I nudisti sono stanchi di essere perseguitati - lamentano i membri di Ecoblu - per colpa di un governo che, al posto di tante inutili esternazioni estive, farebbe meglio a discutere e approvare i tanti progetti di legge tesi a regolamentare il nudismo e giacenti in Parlamento da tempo immemorabile».
Insomma, la trentina di turisti multati per atti osceni in luogo pubblico non ci sta - «E' un provvedimento assurdo», dicono - e invocano una legge ad hoc.
Fatto sta che per prima cosa dovrebbe convincere delle loro buone ragioni i bagnanti (per la maggior parte ipocriti e bigotti) che hanno fatto tante e tali segnalazioni agli uomini della Forestale da costringerli a un blitz.
2007-08-22
Sistiana Gay camp
Un'altra spiaggia persa per coppie e singole.
La famosa spiaggia di Sistiana cava detta "costa dei barbari" è ormai proprietà della comunità gay (maschi).
Non so se sia diventata tale per la sopportazione dei gay allo sporco (vedi rifiuti in spiaggia) ed ai roditori (vedi topi grossi come gatti ovunque) o per il disgusto delle ragazze per il suddetto ambiente veramente al massimo degrado.
E' un vero peccato perchè il luogo merita ed è sempre stato teatro di incontri etero e no molto piacevoli.
Triestini, o siete tutti così zozzi o i turisti proprio non li volete vedere.
La famosa spiaggia di Sistiana cava detta "costa dei barbari" è ormai proprietà della comunità gay (maschi).
Non so se sia diventata tale per la sopportazione dei gay allo sporco (vedi rifiuti in spiaggia) ed ai roditori (vedi topi grossi come gatti ovunque) o per il disgusto delle ragazze per il suddetto ambiente veramente al massimo degrado.
E' un vero peccato perchè il luogo merita ed è sempre stato teatro di incontri etero e no molto piacevoli.
Triestini, o siete tutti così zozzi o i turisti proprio non li volete vedere.
2007-08-08
Il burqa è legale?
Come al solito due pesi e due misure.
Il nudo ed il burqa sono contro la legge italiana ma multe e denunce solo ai nudisti.
Il fatto: col burqa in aeroporto alla faccia dei controlli; fotografata alla Malpensa una donna coperta dalla testa ai piedi.
La denuncia del senatore di Forza Italia Lucio Malan: la legge impone di mostrare la faccia in pubblico.
Alla Malpensa una donna (o un uomo) nascosta dalla testa ai piedi dal burqa ha passato tutti i controlli senza che nessuno le contestasse il volto coperto.
In Italia la "carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione" dichiara "inaccettabile" coprire la faccia nei luoghi pubblici.
In Italia esiste l'art. 5 della legge del 1975 sulla pubblica sicurezza che proibisce "l'uso di caschi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo".
Il nudo ed il burqa sono contro la legge italiana ma multe e denunce solo ai nudisti.
Il fatto: col burqa in aeroporto alla faccia dei controlli; fotografata alla Malpensa una donna coperta dalla testa ai piedi.
La denuncia del senatore di Forza Italia Lucio Malan: la legge impone di mostrare la faccia in pubblico.
Alla Malpensa una donna (o un uomo) nascosta dalla testa ai piedi dal burqa ha passato tutti i controlli senza che nessuno le contestasse il volto coperto.
In Italia la "carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione" dichiara "inaccettabile" coprire la faccia nei luoghi pubblici.
In Italia esiste l'art. 5 della legge del 1975 sulla pubblica sicurezza che proibisce "l'uso di caschi o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo".
DS e Verdi coi nudisti?
Però che strano, da quando Prodi e i comunisti sono andati al potere, che coincidenza, anche i controlli dei carabinieri e di altri tutori dell'ordine (persino la Forestale a Lido di Dante) che dipendono dal ministero dell'interno, sono aumentati a dismisura e con grande dispiego di forze.
A Manerba del Garda decine di carabinieri in divisa e in borghese.
Nudisti attenti, comunisti e verdi non ce la contano giusta.
A Manerba del Garda decine di carabinieri in divisa e in borghese.
Nudisti attenti, comunisti e verdi non ce la contano giusta.
Nudisti in fuga
Libero del 5 agosto 2007.
Nudisti costretti alle vacanze all'estero.
"mi è venuta l'idea di mettermi nudo. Non mi vedono che gli alberi e gli uccelli" - Cesare Pavese.
In Italia i cittadini segnalano e la polizia interviene, anche nei posti più isolati.
Per Franco Grillini (deputato diesse): "il modo in cui l'Italia tratta i naturisti è pura follia"; con altri nove parlamentari ha presentato il primo agosto una interrogazione al ministro degli interni, per sottolineare la necessità di una legge.
Nudisti costretti alle vacanze all'estero.
"mi è venuta l'idea di mettermi nudo. Non mi vedono che gli alberi e gli uccelli" - Cesare Pavese.
In Italia i cittadini segnalano e la polizia interviene, anche nei posti più isolati.
Per Franco Grillini (deputato diesse): "il modo in cui l'Italia tratta i naturisti è pura follia"; con altri nove parlamentari ha presentato il primo agosto una interrogazione al ministro degli interni, per sottolineare la necessità di una legge.
Roulette sull'Adda
Corriere della Sera del 2 agosto 2007.
Nudi in spiaggia, sull'Adda è una roulette.
Ogni comune sceglie le regole: a Rivolta è cambiata la giunta, adesso fioccano multe e denunce.
Due consiglieri della Regione Lombardia, Giuseppe Civati (DS) e Carlo Monguzzi (verdi) hanno proposto una legge pro-nudisti per colmare il vuoto legislativo che può essere fonte di tensioni sociali.
A Rivolta d'Adda, in meno di un mese, dieci incursioni di carabinieri e polizia locale nella stessa spiaggia sulle rive dell'Adda e quaranta (40) denunce.
La giunta comunale è guidata dal sindaco Lamberto Grillotti (senatore di AN).
In difesa dei nudisti il solito (e purtroppo il solo) avvocato Jean Pascal Marcacci.
A Monte Citorio Franco Grillini (presidente ArciGay) ha presentato un'interrogazione al ministro dell'interno Amato.
Nudi in spiaggia, sull'Adda è una roulette.
Ogni comune sceglie le regole: a Rivolta è cambiata la giunta, adesso fioccano multe e denunce.
Due consiglieri della Regione Lombardia, Giuseppe Civati (DS) e Carlo Monguzzi (verdi) hanno proposto una legge pro-nudisti per colmare il vuoto legislativo che può essere fonte di tensioni sociali.
A Rivolta d'Adda, in meno di un mese, dieci incursioni di carabinieri e polizia locale nella stessa spiaggia sulle rive dell'Adda e quaranta (40) denunce.
La giunta comunale è guidata dal sindaco Lamberto Grillotti (senatore di AN).
In difesa dei nudisti il solito (e purtroppo il solo) avvocato Jean Pascal Marcacci.
A Monte Citorio Franco Grillini (presidente ArciGay) ha presentato un'interrogazione al ministro dell'interno Amato.
2007-07-30
Camp de Nudiste
Un petit garçon est étendu sur le sable avec son père sur une plage de nudistes.
Il regarde les gens pendant un moment et tout à coup il demande à son père:
- Pourquoi il y a des hommes qui ont le zizi en l'air et d'autre qui ont le zizi en bas ?
Embarrassé, le père répond :
- Eh bien, ceux qui ont le zizi en l'air sont riches et ceux qui ont le zizi en bas sont pauvres.
La réponse satisfait le petit garçon, qui continue à regarder tout autour de lui.
Peu de temps après, son père lui demande :
- As-tu vu ta mère ?
Le petit garçon lui répond :
- Oui, elle parlait à un homme pauvre, qui est devenu très riche, et elle est en train de lui pomper tout son pognon !
Il regarde les gens pendant un moment et tout à coup il demande à son père:
- Pourquoi il y a des hommes qui ont le zizi en l'air et d'autre qui ont le zizi en bas ?
Embarrassé, le père répond :
- Eh bien, ceux qui ont le zizi en l'air sont riches et ceux qui ont le zizi en bas sont pauvres.
La réponse satisfait le petit garçon, qui continue à regarder tout autour de lui.
Peu de temps après, son père lui demande :
- As-tu vu ta mère ?
Le petit garçon lui répond :
- Oui, elle parlait à un homme pauvre, qui est devenu très riche, et elle est en train de lui pomper tout son pognon !
Pineta di Lido di Dante
Da tempo immemorabile la pineta è rifugio di amori clandestini, etero ed omosessuali.
Mi piace l’idea che la gente faccia l’amore all’aperto perché penso che non ci sia nulla da nascondere o comunque non si faccia nulla di male.
Sono convinto che ognuno abbia il diritto di far l’amore dove gli pare, a maggior ragione in mezzo alla natura incontaminata della pineta costiera romagnola.
Il dibattito è aperto da tempo e non riguarda solo le polemiche locali.
In realtà se ne parla già da qualche tempo anche in parlamento e l’obbiettivo è quello di modificare il reato di atti osceni in luogo pubblico, che è poi la mannaia che impedisce a molti di prendere semplicemente il sole in completa nudità.
In Italia è proibito da una legge antica e decisamente fuori dal tempo, mentre basta varcare il confine del Belpaese e si trovano spiagge attrezzate per nudisti, la maggioranza dei quali sono italiani, che fanno bilanci da capogiro, sostengono piccole economie che prima erano essenzialmente rurale e sviluppano un turismo assolutamente ecocompatibile.
Una delle regole di ogni luogo, anche “clandestino”, in cui si fa del nudismo è quello di lasciare la spiaggia nello stesso stato in cui si è trovata, e non è difficile vedere persone qualunque armate di picca e sacchetto che prende il sole raccattando immondizia lasciata da bagnanti in costume, invece di giocare a racchettoni sulla battigia.
Mi piace l’idea che la gente faccia l’amore all’aperto perché penso che non ci sia nulla da nascondere o comunque non si faccia nulla di male.
Sono convinto che ognuno abbia il diritto di far l’amore dove gli pare, a maggior ragione in mezzo alla natura incontaminata della pineta costiera romagnola.
Il dibattito è aperto da tempo e non riguarda solo le polemiche locali.
In realtà se ne parla già da qualche tempo anche in parlamento e l’obbiettivo è quello di modificare il reato di atti osceni in luogo pubblico, che è poi la mannaia che impedisce a molti di prendere semplicemente il sole in completa nudità.
In Italia è proibito da una legge antica e decisamente fuori dal tempo, mentre basta varcare il confine del Belpaese e si trovano spiagge attrezzate per nudisti, la maggioranza dei quali sono italiani, che fanno bilanci da capogiro, sostengono piccole economie che prima erano essenzialmente rurale e sviluppano un turismo assolutamente ecocompatibile.
Una delle regole di ogni luogo, anche “clandestino”, in cui si fa del nudismo è quello di lasciare la spiaggia nello stesso stato in cui si è trovata, e non è difficile vedere persone qualunque armate di picca e sacchetto che prende il sole raccattando immondizia lasciata da bagnanti in costume, invece di giocare a racchettoni sulla battigia.
Bacio gay sì, Bacio etero no
I carabinieri fermano due giovanotti che in piena notte si sono appartati ma non troppo in una centralissima strada di Roma, dalle parti del Colosseo, per scambiarsi ardenti effusioni.
Baci, solo baci, assicurano i due focosi appassionati.
Ma quali baci, era sesso, sesso orale, quello che stavano facendo in atteggiamento inequivocabile, sostengono, scrivono e firmano in un verbale i militi dell’Arma.
Atti osceni in luogo pubblico, articolo 527 del codice penale.
Di coppiette sorprese in situazioni intime all’aperto, ce ne sono chissà quante ogni notte d’estate. Ma non finiscono sui giornali.
Questa storia c’è invece finita e li ha riempiti per giorni.
Perché i due amanti denunciati sono omosessuali. Razza protetta. E’ sceso in campo l’Arcigay.
Il parlamentare Grillini (DS) ha invocato l’intervento del governo (contro i carabinieri?).
Contro i militi della Benemerita ha tuonato, da ministra, Livia Turco (DS) (si occupa di Salute): “Mi auguro – ha detto – che venga chiesto scusa a questi ragazzi”.
Ha ritenuto di dover dire la sua anche la ministra Rosy Bindi (Margherita) (si occupa di Famiglia): “Auspico che nel paese cresca uno spirito non solo di tolleranza, ma anche di libertà e rispetto”.
Libertà di fare sesso dove ci pare?
Rispetto della legge e dei carabinieri che lottano per farla rispettare o per due froci che vanno ben oltre lo sbaciucchiamento in una centralissima strada della capitale d’Italia?
Non succede tutti i giorni che un ministro, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, solleciti le scuse dei carabinieri ai denunciati.
“Non possono accadere cose così in un paese normale” ha recriminato la Turco.
In un paese normale un ministro sta con gli uomini della legge o solo con gli omosex?
Se pensassi di dovermi appartare una notte in qualche strada del centro di qualche città italiana per soddisfare subitanei raptus erotici, chiederei alla mia partner di vestirsi da uomo, nascondere i capelli sotto una bandana, incollarsi un paio di baffetti finti sopra al labbro e non parlare.
Travestiti da omosessuali, nessuno oserebbe darci fastidio.
Girerebbero al largo anche i carabinieri, in nome della tolleranza, della libertà e del rispetto invocati da Rosy Bindi e per evitare di dover chiederci scusa come pretende Livia Turco.
Darò il voto alla Bindi e alla Turco quando, con coerenza, difenderanno anche agli etero sorpresi in atteggiamenti erotici.
Baci, solo baci, assicurano i due focosi appassionati.
Ma quali baci, era sesso, sesso orale, quello che stavano facendo in atteggiamento inequivocabile, sostengono, scrivono e firmano in un verbale i militi dell’Arma.
Atti osceni in luogo pubblico, articolo 527 del codice penale.
Di coppiette sorprese in situazioni intime all’aperto, ce ne sono chissà quante ogni notte d’estate. Ma non finiscono sui giornali.
Questa storia c’è invece finita e li ha riempiti per giorni.
Perché i due amanti denunciati sono omosessuali. Razza protetta. E’ sceso in campo l’Arcigay.
Il parlamentare Grillini (DS) ha invocato l’intervento del governo (contro i carabinieri?).
Contro i militi della Benemerita ha tuonato, da ministra, Livia Turco (DS) (si occupa di Salute): “Mi auguro – ha detto – che venga chiesto scusa a questi ragazzi”.
Ha ritenuto di dover dire la sua anche la ministra Rosy Bindi (Margherita) (si occupa di Famiglia): “Auspico che nel paese cresca uno spirito non solo di tolleranza, ma anche di libertà e rispetto”.
Libertà di fare sesso dove ci pare?
Rispetto della legge e dei carabinieri che lottano per farla rispettare o per due froci che vanno ben oltre lo sbaciucchiamento in una centralissima strada della capitale d’Italia?
Non succede tutti i giorni che un ministro, che ha giurato fedeltà alla Costituzione, solleciti le scuse dei carabinieri ai denunciati.
“Non possono accadere cose così in un paese normale” ha recriminato la Turco.
In un paese normale un ministro sta con gli uomini della legge o solo con gli omosex?
Se pensassi di dovermi appartare una notte in qualche strada del centro di qualche città italiana per soddisfare subitanei raptus erotici, chiederei alla mia partner di vestirsi da uomo, nascondere i capelli sotto una bandana, incollarsi un paio di baffetti finti sopra al labbro e non parlare.
Travestiti da omosessuali, nessuno oserebbe darci fastidio.
Girerebbero al largo anche i carabinieri, in nome della tolleranza, della libertà e del rispetto invocati da Rosy Bindi e per evitare di dover chiederci scusa come pretende Livia Turco.
Darò il voto alla Bindi e alla Turco quando, con coerenza, difenderanno anche agli etero sorpresi in atteggiamenti erotici.
2007-07-25
Nuda al distributore di benzina
Una bellissima bionda, completamente nuda, è apparsa ad una stazione di servizio di Doemitz, nel nordest della Germania.
La Bild ha mostrato due foto in cui la donna con indosso solo scarpe con tacchi a spillo, un orologio, un braccialetto e una catenina, entra in una Ferrari F430 rossa dopo aver comprato delle sigarette.
Di denunce neanche l'ombra di interventi delle forze dell'ordine neanche parlarne.
E' ora di emigrare in Germania?
La Bild ha mostrato due foto in cui la donna con indosso solo scarpe con tacchi a spillo, un orologio, un braccialetto e una catenina, entra in una Ferrari F430 rossa dopo aver comprato delle sigarette.
Di denunce neanche l'ombra di interventi delle forze dell'ordine neanche parlarne.
E' ora di emigrare in Germania?
Coppia al parco alle 6 di mattina
Una coppia è stata sorpresa ad amoreggiare nei giardini Diaz alle sei di mattina a Macerata.
I due, M.A., trentenne maceratese, e I.V., russa di 25 anni, stavano consumando un rapporto sessuale su una panchina del parco, incuranti della presenza di svariate persone che a quell'ora stavano facendo jogging o portando a spasso il cane.
E proprio una signora in tuta, essendo bacchettona ed impicciandosi negli affari degli altri, non ha per niente apprezzato le performance della coppia, ed ha subito avvisato la polizia.
Naturalmente una volante è arrivata sul posto e gli agenti hanno bloccato ed identificato i due, i quali intanto erano risaliti in auto.
Per loro si profila una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
I due, M.A., trentenne maceratese, e I.V., russa di 25 anni, stavano consumando un rapporto sessuale su una panchina del parco, incuranti della presenza di svariate persone che a quell'ora stavano facendo jogging o portando a spasso il cane.
E proprio una signora in tuta, essendo bacchettona ed impicciandosi negli affari degli altri, non ha per niente apprezzato le performance della coppia, ed ha subito avvisato la polizia.
Naturalmente una volante è arrivata sul posto e gli agenti hanno bloccato ed identificato i due, i quali intanto erano risaliti in auto.
Per loro si profila una denuncia per atti osceni in luogo pubblico.
Nudismo terapeutico
A scopo preventivo e terapeutico il nudismo veniva praticato sin dall'antichità, le ragioni salutistiche sono alla base della enorme diffusione del nudismo.
Spogliare il corpo dagli abiti in un ambiente aperto e naturale significa automaticamente predisporlo a tre diversi bagni: il bagno d'aria, il bagno di luce e di sole, il bagno d'acqua dolce o marina.
Essere nudi: il ristabilimento del sistema termo regolatore del corpo umano.
Il corpo nudo,meglio se nudo per lunghi periodi( due o tre mesi all'anno e più) preserva il complicato sistema della regolazione freddo/caldo che risiede in alcuni centri nervosi posti sotto la pelle.
Questo sistema spesso è messo in crisi o addirittura fuori uso dal nostro sovrabbondante abbigliamento e dai vestiti molto stretti.
Il corpo umano così finisce super vestito per assumere le temperature che noi gli imponiamo perdendo la naturale capacità di adeguarsi alle più diverse temperature o cedendo rapidamente calore o producendo rapidamente calore.
Inutile aggiungere che proprio a causa del cattivo funzionamento del delicato termo regolatore del corpo l'uomo e la donna sono prede di numerosissimi malanni degli organi della digestione e respirazione,raffreddori e influenze sinusiti ecc...
La condizione della nudità e il presupposto migliore per la auto prevenzione del calore di dispersione
Spogliare il corpo dagli abiti in un ambiente aperto e naturale significa automaticamente predisporlo a tre diversi bagni: il bagno d'aria, il bagno di luce e di sole, il bagno d'acqua dolce o marina.
Essere nudi: il ristabilimento del sistema termo regolatore del corpo umano.
Il corpo nudo,meglio se nudo per lunghi periodi( due o tre mesi all'anno e più) preserva il complicato sistema della regolazione freddo/caldo che risiede in alcuni centri nervosi posti sotto la pelle.
Questo sistema spesso è messo in crisi o addirittura fuori uso dal nostro sovrabbondante abbigliamento e dai vestiti molto stretti.
Il corpo umano così finisce super vestito per assumere le temperature che noi gli imponiamo perdendo la naturale capacità di adeguarsi alle più diverse temperature o cedendo rapidamente calore o producendo rapidamente calore.
Inutile aggiungere che proprio a causa del cattivo funzionamento del delicato termo regolatore del corpo l'uomo e la donna sono prede di numerosissimi malanni degli organi della digestione e respirazione,raffreddori e influenze sinusiti ecc...
La condizione della nudità e il presupposto migliore per la auto prevenzione del calore di dispersione
2007-07-03
Baia delle Sirene e i bigotti veneti
Torri.
Costumi da bagno ben saldi in vita anche sulla spiaggia di località Brancolino, al confine tra Torri e Garda.
A imporlo, spiega il comandante Domenico Tenca, saranno i vigili di Torri che aumenteranno i controlli «dopo reiterate proteste di bagnanti, esercenti e abitanti di quella zona» (naturalmente bigottoni D.O.C.).
Tra Punta San Vigilio, poco dopo la Baia delle Sirene nel territorio comunale di Garda, e località Brancolino esiste un tratto di costa pieno di anfratti, roccioso e piuttosto impervio da raggiungere, per la vegetazione che lo separa dalla strada Gardesana.
Circa 300 metri in tutto sui quali da anni, specialmente nei fine settimana, arrivano gli amanti della tintarella integrale.
Quando questi nudisti, in grandissima maggioranza uomini, sono in numero piuttosto esiguo, si concentrano nella parte centrale della zona, quella più protetta dalla vegetazione che impedisce la vista ai curiosi.
Quando però il numero dei nudisti aumenta, è facile che «sconfinino» in territorio meno nascosto, a sud verso la rinomata Baia delle Sirene e, a nord, verso la frequentata località Brancolino.
In queste zone, però, ha suscitato reiterate proteste la presenza di bagnanti senza costume: c’è un lido, con tanto di sdraio e ombrelloni, frequentato da famiglie con bambini (notori guardoni degli adulti).
In passato si è arrivati anche a denunce penali e a processi e spesso in zona sono dovute intervenire le forze dell’ordine, chiamate su segnalazione di chi chi si sentiva offeso.
«Durante la stagione estiva», commenta il comandante della polizia municipale, «ci arrivano quotidiane proteste, lettere e telefonate per segnalare non solo il nudismo in sè, ma anche e soprattutto atti osceni in luogo pubblico».
Anche lo scorso anno la polizia municipale di Garda ha denunciato alcune persone, che dovranno ora affrontare un procedimento giudiziario.
«I nudisti vengono qui anche da centri vicini e non solo da Verona», afferma un residente in zona.
«Evidentemente questa è stata segnalata da qualcuno come “spiaggia per nudisti”, ma non lo è. Non è una zona dove sia permesso stare nudi, per consuetudine o per esplicita concessione, come accade in certe isole della Grecia.
Inoltre, e questo è più grave ancora, è già capitato che delle persone facessero all’aperto espliciti atti sessuali (che sono notoriamente atti violenti).
La zona è frequentato anche da famiglie, da bambini (a cui non frega nulla dei nudisti).
Non si può più tollerare questa situazione».
La politica di «tolleranza zero» decisa dal Comune dovrebbe scoraggiare i nudisti.
È stata aggiornata, per quanto riguarda le penali, l’ordinanza numero 27 del Comune di Torri, emanata a fine 2006: ora mostrarsi nudi può costare da 75 fino a 500 euro di multa, senza contare la denuncia penale, con le sue più scabrose conseguenze, fino al processo.
L’ordinanza si limita a imporre di indossare «indumenti atti a coprire i genitali maschili o femminili». Insomma, almeno il topless è salvo (vi ricordate delle campagne anti-topless dei soliti noti negli anni '70? con denunce ed intervento dei carbinieri?) .
«Faremo certamente anche controlli e blitz sulle spiagge», hanno assicurato dalla polizia municipale «perché quel tratto di costa del nostro Comune non è riservato ai nudisti» (ma solo ai bigotti ed agli islamici?).
Qualche problema potrebbe nascere dalla disparità di trattamento con la zona confinante: anche Garda intende adottare una politica di «tolleranza zero» o chiuderà un occhio?
A scanso di equivoci, perché nessun nudista scoperto in flagranza possa dire «non lo sapevo», in Comune fanno sapere che segnaleranno il divieto di nudismo per chiunque entri nel litorale di Torri.
«Metteremo dei cartelli per avvisare in merito», dicono i vigili. (che bravi, che solerzia!).
Intanto però su vari siti internet la spiaggia di Brancolino, definita come quella «alla destra di San Vigilio», viene identificata come luogo dov’è possibile il nudismo e viene accostata a quella sotto la rocca di Manerba del Garda, nel Bresciano, molto più nascosta e scarsamente raggiungibile. Addirittura è citata anche in un sito di gay dove si chiedono e concedono appuntamenti galanti, alla luce rossa del calar del sole lacustre.
Lavoro straordinario in vista per i vigili.
Costumi da bagno ben saldi in vita anche sulla spiaggia di località Brancolino, al confine tra Torri e Garda.
A imporlo, spiega il comandante Domenico Tenca, saranno i vigili di Torri che aumenteranno i controlli «dopo reiterate proteste di bagnanti, esercenti e abitanti di quella zona» (naturalmente bigottoni D.O.C.).
Tra Punta San Vigilio, poco dopo la Baia delle Sirene nel territorio comunale di Garda, e località Brancolino esiste un tratto di costa pieno di anfratti, roccioso e piuttosto impervio da raggiungere, per la vegetazione che lo separa dalla strada Gardesana.
Circa 300 metri in tutto sui quali da anni, specialmente nei fine settimana, arrivano gli amanti della tintarella integrale.
Quando questi nudisti, in grandissima maggioranza uomini, sono in numero piuttosto esiguo, si concentrano nella parte centrale della zona, quella più protetta dalla vegetazione che impedisce la vista ai curiosi.
Quando però il numero dei nudisti aumenta, è facile che «sconfinino» in territorio meno nascosto, a sud verso la rinomata Baia delle Sirene e, a nord, verso la frequentata località Brancolino.
In queste zone, però, ha suscitato reiterate proteste la presenza di bagnanti senza costume: c’è un lido, con tanto di sdraio e ombrelloni, frequentato da famiglie con bambini (notori guardoni degli adulti).
In passato si è arrivati anche a denunce penali e a processi e spesso in zona sono dovute intervenire le forze dell’ordine, chiamate su segnalazione di chi chi si sentiva offeso.
«Durante la stagione estiva», commenta il comandante della polizia municipale, «ci arrivano quotidiane proteste, lettere e telefonate per segnalare non solo il nudismo in sè, ma anche e soprattutto atti osceni in luogo pubblico».
Anche lo scorso anno la polizia municipale di Garda ha denunciato alcune persone, che dovranno ora affrontare un procedimento giudiziario.
«I nudisti vengono qui anche da centri vicini e non solo da Verona», afferma un residente in zona.
«Evidentemente questa è stata segnalata da qualcuno come “spiaggia per nudisti”, ma non lo è. Non è una zona dove sia permesso stare nudi, per consuetudine o per esplicita concessione, come accade in certe isole della Grecia.
Inoltre, e questo è più grave ancora, è già capitato che delle persone facessero all’aperto espliciti atti sessuali (che sono notoriamente atti violenti).
La zona è frequentato anche da famiglie, da bambini (a cui non frega nulla dei nudisti).
Non si può più tollerare questa situazione».
La politica di «tolleranza zero» decisa dal Comune dovrebbe scoraggiare i nudisti.
È stata aggiornata, per quanto riguarda le penali, l’ordinanza numero 27 del Comune di Torri, emanata a fine 2006: ora mostrarsi nudi può costare da 75 fino a 500 euro di multa, senza contare la denuncia penale, con le sue più scabrose conseguenze, fino al processo.
L’ordinanza si limita a imporre di indossare «indumenti atti a coprire i genitali maschili o femminili». Insomma, almeno il topless è salvo (vi ricordate delle campagne anti-topless dei soliti noti negli anni '70? con denunce ed intervento dei carbinieri?) .
«Faremo certamente anche controlli e blitz sulle spiagge», hanno assicurato dalla polizia municipale «perché quel tratto di costa del nostro Comune non è riservato ai nudisti» (ma solo ai bigotti ed agli islamici?).
Qualche problema potrebbe nascere dalla disparità di trattamento con la zona confinante: anche Garda intende adottare una politica di «tolleranza zero» o chiuderà un occhio?
A scanso di equivoci, perché nessun nudista scoperto in flagranza possa dire «non lo sapevo», in Comune fanno sapere che segnaleranno il divieto di nudismo per chiunque entri nel litorale di Torri.
«Metteremo dei cartelli per avvisare in merito», dicono i vigili. (che bravi, che solerzia!).
Intanto però su vari siti internet la spiaggia di Brancolino, definita come quella «alla destra di San Vigilio», viene identificata come luogo dov’è possibile il nudismo e viene accostata a quella sotto la rocca di Manerba del Garda, nel Bresciano, molto più nascosta e scarsamente raggiungibile. Addirittura è citata anche in un sito di gay dove si chiedono e concedono appuntamenti galanti, alla luce rossa del calar del sole lacustre.
Lavoro straordinario in vista per i vigili.
Lega nord dalla parte dei bigotti
Rivolta d’Adda. Intensificati i controlli lungo le rive del fiume: già due denunciati
Nudisti, estate ‘difficile’
RIVOLTA D’ADDA — Non sarà un''estate facile per gli abitudinari del costume adamitico che amano circolare nudi lungo le rive dell''Adda a Rivolta. Potrebbero incappare in una delle pattuglie delle forze dell''ordine volte alla prevenzione e alla repressione dei comportamenti contrari alla moralità ed alla decenza, istituite nell''ambito di un più generale progetto-sicurezza. Proprio quello che è successo a C.P., quarantunenne di Inzago (Milano), e D.V., cinquantaduenne di Treviglio, finiti nel pomeriggio di giovedì nella rete delle forze dell''ordine.
Il servizio di pattugliamento, coordinato dal comandante della polizia locale di Rivolta Giambattista Garbelli e dal maresciallo della locale stazione dei carabinieri Stefano Lo Presti, iniziato alle 14.30 e durato sino alle 19, ha interessato tutto il corso del fiume di competenza del Comune di Rivolta ed ha visto impegnati cinque uomini, di cui quattro in abiti civili.
Per entrambi i nudisti colti sul fatto è scattata la denuncia a piede libero per atti contrari alla pubblica decenza.
«Anche questo intervento — spiega Romano Ogliari, assessore leghista alla sicurezza con il quale l'operazione è stata pianificata — rientra nel quadro della rinnovata attenzione verso luoghi che dovrebbero essere aperti alla frequentazione delle famiglie e dei rivoltani, e che, purtroppo, in questi anni si sono popolati di un sottobosco di immoralità diffusa, allontanandone i fruitori naturali.
Siamo tornati sulle rive dell'Adda — prosegue l'assessore — per riconfermare l'interesse di questa amministrazione comunale per il rispetto della legalità e della moralità che, a nostro avviso, costituiscono i fondamenti del vivere civile, nel rispetto di tutti».
Nudisti, estate ‘difficile’
RIVOLTA D’ADDA — Non sarà un''estate facile per gli abitudinari del costume adamitico che amano circolare nudi lungo le rive dell''Adda a Rivolta. Potrebbero incappare in una delle pattuglie delle forze dell''ordine volte alla prevenzione e alla repressione dei comportamenti contrari alla moralità ed alla decenza, istituite nell''ambito di un più generale progetto-sicurezza. Proprio quello che è successo a C.P., quarantunenne di Inzago (Milano), e D.V., cinquantaduenne di Treviglio, finiti nel pomeriggio di giovedì nella rete delle forze dell''ordine.
Il servizio di pattugliamento, coordinato dal comandante della polizia locale di Rivolta Giambattista Garbelli e dal maresciallo della locale stazione dei carabinieri Stefano Lo Presti, iniziato alle 14.30 e durato sino alle 19, ha interessato tutto il corso del fiume di competenza del Comune di Rivolta ed ha visto impegnati cinque uomini, di cui quattro in abiti civili.
Per entrambi i nudisti colti sul fatto è scattata la denuncia a piede libero per atti contrari alla pubblica decenza.
«Anche questo intervento — spiega Romano Ogliari, assessore leghista alla sicurezza con il quale l'operazione è stata pianificata — rientra nel quadro della rinnovata attenzione verso luoghi che dovrebbero essere aperti alla frequentazione delle famiglie e dei rivoltani, e che, purtroppo, in questi anni si sono popolati di un sottobosco di immoralità diffusa, allontanandone i fruitori naturali.
Siamo tornati sulle rive dell'Adda — prosegue l'assessore — per riconfermare l'interesse di questa amministrazione comunale per il rispetto della legalità e della moralità che, a nostro avviso, costituiscono i fondamenti del vivere civile, nel rispetto di tutti».
Happening nudista sull’Adda
Jean Pascal Marcacci annuncia azioni clamorose: possiamo coinvolgere anche dei parlamentari
L’avvocato: ‘Happening nudista sull’Adda’
«Ho sentito che prosegue l’azione di ‘rastrellamento’ da parte dell’amministrazione di Rivolta lungo le rive dell’Adda: non ci resta che controbattere con iniziative forti per difendere i nostri diritti».
Così l’avvocato Jean Pascal, Marcacci, presidente del coordinamento italiano nudisti e difensore del nudista milanese che nei giorni scorsi era stato mandato assolto dal giudice di pace di Crema. «Per prima cosa — prosegue Marcacci — invito le persone che sono state denunciata a prendere contatto con la Conaiv, per il patrocinio legale le ultime due come tutte quelle che hanno subito questo trattamento vessatorio.
Detto questo, quello che accade a Rivolta è veramente inammissibile.
Vorrà dire che organizzeremo un happening nudista sulle rive dell’Adda e che andremo a protestare, vestiti, sotto le finestre del sindaco Grillotti.
Inoltre regaleremo alla biblioteca del paese i libri sul nudismo in modo che tutti, a partire dagli amministratori locali siano un poco più informati sul nostro movimento, che conta 600 mila aderenti in Italia e 16 milioni in tutta Europa».
Il legale si spinge anche oltre.
«Credo che non ci saranno problemi a coinvolgere alcuni parlamentari che potrebbero andare sulle rive dell’Adda.
Se è necessario trasformeremo questa aggressione ai nostri diritti in un caso nazionale.
In parlamento sono molti i naturisti, Bobo Maroni per esempio, leghista come l’assessore Ogliari».
L’avvocato: ‘Happening nudista sull’Adda’
«Ho sentito che prosegue l’azione di ‘rastrellamento’ da parte dell’amministrazione di Rivolta lungo le rive dell’Adda: non ci resta che controbattere con iniziative forti per difendere i nostri diritti».
Così l’avvocato Jean Pascal, Marcacci, presidente del coordinamento italiano nudisti e difensore del nudista milanese che nei giorni scorsi era stato mandato assolto dal giudice di pace di Crema. «Per prima cosa — prosegue Marcacci — invito le persone che sono state denunciata a prendere contatto con la Conaiv, per il patrocinio legale le ultime due come tutte quelle che hanno subito questo trattamento vessatorio.
Detto questo, quello che accade a Rivolta è veramente inammissibile.
Vorrà dire che organizzeremo un happening nudista sulle rive dell’Adda e che andremo a protestare, vestiti, sotto le finestre del sindaco Grillotti.
Inoltre regaleremo alla biblioteca del paese i libri sul nudismo in modo che tutti, a partire dagli amministratori locali siano un poco più informati sul nostro movimento, che conta 600 mila aderenti in Italia e 16 milioni in tutta Europa».
Il legale si spinge anche oltre.
«Credo che non ci saranno problemi a coinvolgere alcuni parlamentari che potrebbero andare sulle rive dell’Adda.
Se è necessario trasformeremo questa aggressione ai nostri diritti in un caso nazionale.
In parlamento sono molti i naturisti, Bobo Maroni per esempio, leghista come l’assessore Ogliari».
Fiume Adda e giudici
In data 26 giugno 07 è finalmete terminato il processo al coraggioso nudista di Milano L.G. , che ha avuto il coraggio e la serenità di affrontare il processo con la difesa di un valido Avvocato per una denuncia dell'estate scorsa in Rivolta d'Adda ( CR ) , localita Ghiaione di Mezzo - Zita , sulla sponda sinistra del fiume Adda dove fra l'altro anche quest'anno il Sindaco locale ha ricominciato il rastrellamento di nudisti ad opera di Carabinieri e Polizia Minicipale Lombarda.
Ma al contrario di altri trenta nudisti denunciati nell'estate 2006 il giovane L. G. ha reagito e ha deciso di affrontare il processo penale e abbiamo vinto !
Il Giudice di Pace di Crema, competente per territorio sul quel tratto del fiume Adda, ha assolto perchè il fatto non sussiste il nudista che si esponeva il 7 settembre 2006 in località Ghiaione di Mazzo sul fiume Adda che da questo momento diventa luogo di accertata frequentazione nudista.
Ne consegue che ogni denuncia per il reato di atti contrari alla pubbblica decenza ( art. 726 c.p. ) potrà essere portata al Giudice di Pace e quindi annullata dalla stesso Giudice.
Ma il principio è affermato i nudisti sono nel loro pieno diritto di esporsi in quella zona.
Nel caso le repressioni continuino l'ideale sarebbe mostrare agli agenti una copia della sentenza appena la stessa sarà pubblicata.
Ma al contrario di altri trenta nudisti denunciati nell'estate 2006 il giovane L. G. ha reagito e ha deciso di affrontare il processo penale e abbiamo vinto !
Il Giudice di Pace di Crema, competente per territorio sul quel tratto del fiume Adda, ha assolto perchè il fatto non sussiste il nudista che si esponeva il 7 settembre 2006 in località Ghiaione di Mazzo sul fiume Adda che da questo momento diventa luogo di accertata frequentazione nudista.
Ne consegue che ogni denuncia per il reato di atti contrari alla pubbblica decenza ( art. 726 c.p. ) potrà essere portata al Giudice di Pace e quindi annullata dalla stesso Giudice.
Ma il principio è affermato i nudisti sono nel loro pieno diritto di esporsi in quella zona.
Nel caso le repressioni continuino l'ideale sarebbe mostrare agli agenti una copia della sentenza appena la stessa sarà pubblicata.
2007-06-29
25 años de nudismo
El día 21 de agosto 2006 se celebró los 25 años de naturismo en España; en la playa de Guardamar del Segura "Los Tosales" los naturalistas pedían respeto a la playa libre, pues muchos inclumplen las leyes de no llevar perros a ninguna playa de la Comunidad Valenciana, aprovechando que esta playa no tiene Cruz Roja, ni Protección Civil, ni ningún servicio.
Tambien se quejan de la falta de seguridad, la falta de señalización y la cantidad de motos acuaticas y barcos que navegan en los límites de las zonas de baño (bollas).
La asociación de Naturalistas no hace ningún comentario, pero muchos nudistas piden que se creen playas nudistas en la Comunidad Valenciana, ya que al existir solo playas libres, muchos mirones van vestidos e incluso por desconocimiento insultan y en 2005 llegaron a agredir a naturalistas por ir desnudos.
Tambien se quejan de la falta de seguridad, la falta de señalización y la cantidad de motos acuaticas y barcos que navegan en los límites de las zonas de baño (bollas).
La asociación de Naturalistas no hace ningún comentario, pero muchos nudistas piden que se creen playas nudistas en la Comunidad Valenciana, ya que al existir solo playas libres, muchos mirones van vestidos e incluso por desconocimiento insultan y en 2005 llegaron a agredir a naturalistas por ir desnudos.
Estate 2007 nuda
ESTATE: SARA’ BOOM NUDISMO, 1/3 ITALIANI PRONTI A ‘SPOGLIARSI’
Roma, 11 giu. - Si avvicina l’estate, e mentre il sole e l’afa cominciano a non dare tregua si pensa inevitabilmente alle vacanze: possibilmente, senza vestiti.
E’ il nudismo il fenomeno dell’estate 2007, stando a uno studio realizzato dall’Osservatorio Alviero Martini: la ricerca, condotta su un campione di 500 italiani (uomini e donne) di eta’ compresa fra 25 e 55 anni, mette in evidenza come il fenomeno sia piu’ diffuso di quanto si possa immaginare.
Ben il 37% del campione ha fatto una vacanza naturista almeno una volta nella propria vita mentre la percentuale complessiva dei nudisti in Italia e’ del 23%.
Il 20% degli italiani, invece, sogna di fare una vacanza all’insegna della liberta’, pur non avendone mai fatta una, ma si reputa poco informato sui luoghi piu’ gettonati e sulle modalita’.
“Viviamo in spazi rigidi, citta’ soffocanti, abiti spesso formali - spiega Alviero Martini - e almeno in vacanza abbiamo bisogno di sentirci totalmente liberi”.
La tendenza, secondo lo studio, e’ quella tipicamente italiana di scegliere di partire con il proprio partner (43%), ma sta prendendo sempre piu’ piede la voglia di avventura (il 23% si dichiara disposto a partire da solo alla ricerca di nuove amicizie e di nuovi stimoli).
I gruppi di amici single accomunati dalla stessa “passione” si attesta su un significativo 17%. Voglia di liberta’ e di spogliarsi (letteralmente) dalle convenzioni, ma ancora senza “uscire allo scoperto”: il 55% degli italiani pratica nudismo all’estero, mentre il 37% resta in territorio nostrano, magari perche’ meglio informato sulla scelta dei posti migliori e delle spiagge meglio frequentate.
E se il 48% del campione si rivolge alle agenzie viaggi solo per gli alberghi, muovendosi autonomamente e scegliendo itinerari da sogno grazie soprattutto al passaparola, quest’anno il 21 % scegliera’ le crociere per nudisti.
E se in spiaggia scarseggiano i nudisti italiani, e’ attesa anche quest’anno la pacifica invasione di quelli stranieri: erano 2 milioni e mezzo l’estate scorsa.
Roma, 11 giu. - Si avvicina l’estate, e mentre il sole e l’afa cominciano a non dare tregua si pensa inevitabilmente alle vacanze: possibilmente, senza vestiti.
E’ il nudismo il fenomeno dell’estate 2007, stando a uno studio realizzato dall’Osservatorio Alviero Martini: la ricerca, condotta su un campione di 500 italiani (uomini e donne) di eta’ compresa fra 25 e 55 anni, mette in evidenza come il fenomeno sia piu’ diffuso di quanto si possa immaginare.
Ben il 37% del campione ha fatto una vacanza naturista almeno una volta nella propria vita mentre la percentuale complessiva dei nudisti in Italia e’ del 23%.
Il 20% degli italiani, invece, sogna di fare una vacanza all’insegna della liberta’, pur non avendone mai fatta una, ma si reputa poco informato sui luoghi piu’ gettonati e sulle modalita’.
“Viviamo in spazi rigidi, citta’ soffocanti, abiti spesso formali - spiega Alviero Martini - e almeno in vacanza abbiamo bisogno di sentirci totalmente liberi”.
La tendenza, secondo lo studio, e’ quella tipicamente italiana di scegliere di partire con il proprio partner (43%), ma sta prendendo sempre piu’ piede la voglia di avventura (il 23% si dichiara disposto a partire da solo alla ricerca di nuove amicizie e di nuovi stimoli).
I gruppi di amici single accomunati dalla stessa “passione” si attesta su un significativo 17%. Voglia di liberta’ e di spogliarsi (letteralmente) dalle convenzioni, ma ancora senza “uscire allo scoperto”: il 55% degli italiani pratica nudismo all’estero, mentre il 37% resta in territorio nostrano, magari perche’ meglio informato sulla scelta dei posti migliori e delle spiagge meglio frequentate.
E se il 48% del campione si rivolge alle agenzie viaggi solo per gli alberghi, muovendosi autonomamente e scegliendo itinerari da sogno grazie soprattutto al passaparola, quest’anno il 21 % scegliera’ le crociere per nudisti.
E se in spiaggia scarseggiano i nudisti italiani, e’ attesa anche quest’anno la pacifica invasione di quelli stranieri: erano 2 milioni e mezzo l’estate scorsa.
Nude carwash for hot Aussies
04/05/2007 12:33
Sydney - Australia's worst drought in memory has had many weird side-effects - but a nude carwash has to be one of the oddest.
The "big dry" has driven snakes into towns in search of water and sent thirst-crazed wild camels rampaging through outback camps.
In Brisbane, capital of the "Sunshine State" of Queensland on the east coast, it led to water restrictions, including a ban on residents washing their own cars.
The result was a boom in professional carwash services, a phenomenon which caught the eye of strip club entrepreneur Warren Armstrong.
He set up "Bubbles 'n Babes", where customers can have their cars washed by a topless woman for A$55, or a nude woman for A$100.
Armstrong told the City News newspaper this week the operation was above board.
"I'm just trying to make an honest dollar - simple as that," he said.
Police said no complaints had been received and, as the washing took place out of public view, no criminal offence was being committed.
Sydney - Australia's worst drought in memory has had many weird side-effects - but a nude carwash has to be one of the oddest.
The "big dry" has driven snakes into towns in search of water and sent thirst-crazed wild camels rampaging through outback camps.
In Brisbane, capital of the "Sunshine State" of Queensland on the east coast, it led to water restrictions, including a ban on residents washing their own cars.
The result was a boom in professional carwash services, a phenomenon which caught the eye of strip club entrepreneur Warren Armstrong.
He set up "Bubbles 'n Babes", where customers can have their cars washed by a topless woman for A$55, or a nude woman for A$100.
Armstrong told the City News newspaper this week the operation was above board.
"I'm just trying to make an honest dollar - simple as that," he said.
Police said no complaints had been received and, as the washing took place out of public view, no criminal offence was being committed.
Nudi e nude in disco
I'm in the nude for dancing
Oct 14- 2005
HUNDREDS of clubbers are descending on the country's only nude disco every Saturday night.
The craze for letting it all hang out on the dancefloor is pulling in punters to South Central in Kennington Lane.
Clubbers have to wear shoes to protect their feet in case of smashed glass but the only pants to be seen in the whole place belong to the bar staff.
Even the DJ is naked behind his decks, though fully-clothed bouncers are stationed outside to stop clothed clubbers stumbling in unawares.
Jamie Rocket, 29, who helps organise the Starkers! night, said naked clubbing was an exhilarating experience.
He said: "When people are naked they can feel inhibited or exposed but when everyone is the same that disappears.
"Some people like the way it feels, some people like being looked at and some people like the view.
"A lot of it grew out of that clubbing generation in the 1990s which had the philosophy of being free and at one with the crowd.
"All kinds of people come along, men, women, singles, couples, gay, straight. It's open to everyone."
And for any male clubbers worried about the temperature taking its toll on their manhood, the venue boasts "excellent heating".
Oct 14- 2005
HUNDREDS of clubbers are descending on the country's only nude disco every Saturday night.
The craze for letting it all hang out on the dancefloor is pulling in punters to South Central in Kennington Lane.
Clubbers have to wear shoes to protect their feet in case of smashed glass but the only pants to be seen in the whole place belong to the bar staff.
Even the DJ is naked behind his decks, though fully-clothed bouncers are stationed outside to stop clothed clubbers stumbling in unawares.
Jamie Rocket, 29, who helps organise the Starkers! night, said naked clubbing was an exhilarating experience.
He said: "When people are naked they can feel inhibited or exposed but when everyone is the same that disappears.
"Some people like the way it feels, some people like being looked at and some people like the view.
"A lot of it grew out of that clubbing generation in the 1990s which had the philosophy of being free and at one with the crowd.
"All kinds of people come along, men, women, singles, couples, gay, straight. It's open to everyone."
And for any male clubbers worried about the temperature taking its toll on their manhood, the venue boasts "excellent heating".
2007-06-27
Gallipoli maggio 2006
Naturisti denunciati 25 maggio 2006
Dopo aver preso il sole in tenuta adamitica sulla spiaggia di Gallipoli, Lecce, 10 turisti tra cui 8 Tedeschi e 2 Italiani sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico dopo una segnalazione degli altri bagnanti bacchettoni.
Dopo aver preso il sole in tenuta adamitica sulla spiaggia di Gallipoli, Lecce, 10 turisti tra cui 8 Tedeschi e 2 Italiani sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico dopo una segnalazione degli altri bagnanti bacchettoni.
Nudi in palestra
Cyclette e body building, ma solo se rigorosamente nudi: in Olanda la palestra Fitword della cittadina di Heteren ha dato avvio all'iniziativa "Naked Sundays", lezioni di allenamento per soli nudisti.
Grazie all'idea del suo proprietario Patrick De Man, di domenica la struttura si trasforma in un luogo dove si può praticare il "fitness nudo": al momento del lancio, si sono subito iscritte 57 persone.
E' assicurata anche particolare attenzione all'igiene: i clienti sono infatti obbligati a coprire i macchinari con asciugamani ed altri rivestimenti.
L'idea, racconta il proprietario, è venuta a due clienti della palestra.
C'è chi punta ad esportare questo nuovo modo di fare fitness anche in altri Paesi, a partire dal Belgio e dalla Gran Bretagna.
Grazie all'idea del suo proprietario Patrick De Man, di domenica la struttura si trasforma in un luogo dove si può praticare il "fitness nudo": al momento del lancio, si sono subito iscritte 57 persone.
E' assicurata anche particolare attenzione all'igiene: i clienti sono infatti obbligati a coprire i macchinari con asciugamani ed altri rivestimenti.
L'idea, racconta il proprietario, è venuta a due clienti della palestra.
C'è chi punta ad esportare questo nuovo modo di fare fitness anche in altri Paesi, a partire dal Belgio e dalla Gran Bretagna.
Maui - Little beach
Sull'isola di Maui si sta combattendo una piccola battaglia contro i bagnanti che prendono il sole nudi. Alcuni residenti sono a favore di coloro che si espongono al sole senza costume, altri sono del tutto contrari.
La settimana scorsa si è tenuta una riunione pubblica, alla quale hanno partecipato più di 130 persone, proprio per affrontare il problema della nudità.
La spiaggia incriminata è Little Beach, all'interno del parco nazionale di Makena e frequentata da molte famiglie con prole.
Ed è proprio a causa della presenza dei bambini che le famiglie si lamentano, non vogliono che i loro figli guardino dei corpi nudi.
Una delle proposte è stata quella di limitare la nudità integrale soltanto ad alcuni giorni della settimana.
Secondo le leggi del paese, la nudità sarebbe illegale.
Ma il relativo isolamento della spiaggia induce parecchi bagnanti a fare a meno del costume.
Un ex ufficiale della polizia di Maui, Charles Maxwell, ha detto che l'autorità giudiziaria dello stato e della contea hanno cercato di tenere a freno il nudismo balneare, ma senza successo.
Gli abitanti del posto sostengono che sulle riviste, Little Beach viene descritta come una spiaggia di nudisti e che questa peculiarità attira moltissimi turisti.
Tom Collins, presidente dell'associazione Friends of Little Beach, afferma che parecchie famiglie si sono trasferite a Maui proprio dopo aver visitato Little Beach.
La settimana scorsa si è tenuta una riunione pubblica, alla quale hanno partecipato più di 130 persone, proprio per affrontare il problema della nudità.
La spiaggia incriminata è Little Beach, all'interno del parco nazionale di Makena e frequentata da molte famiglie con prole.
Ed è proprio a causa della presenza dei bambini che le famiglie si lamentano, non vogliono che i loro figli guardino dei corpi nudi.
Una delle proposte è stata quella di limitare la nudità integrale soltanto ad alcuni giorni della settimana.
Secondo le leggi del paese, la nudità sarebbe illegale.
Ma il relativo isolamento della spiaggia induce parecchi bagnanti a fare a meno del costume.
Un ex ufficiale della polizia di Maui, Charles Maxwell, ha detto che l'autorità giudiziaria dello stato e della contea hanno cercato di tenere a freno il nudismo balneare, ma senza successo.
Gli abitanti del posto sostengono che sulle riviste, Little Beach viene descritta come una spiaggia di nudisti e che questa peculiarità attira moltissimi turisti.
Tom Collins, presidente dell'associazione Friends of Little Beach, afferma che parecchie famiglie si sono trasferite a Maui proprio dopo aver visitato Little Beach.
Naked gardeners
I «naked gardeners» Ian e Barbara Pollard amano natura e nudismo.
Nel loro giardino si passeggia tra i fiori senza veli
MALMESBURY (GRAN BRETAGNA)
La loro residenza è aperta al pubblico da marzo a ottobre ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti attratti dallo splendido giardino, nel quale fioriscono migliaia di tulipani e numerosi altri splendidi fiori e piante.
Ian e Barbara Pollard, che oltre ad essere degli amanti della natura, sono dei fieri nudisti, aprono i loro giardini di Abbey House nella città di Malmesbury, in Inghilterra, proprio a chi ama passeggiare tra i fiori senza veli: al ritrovo annuale dei «naked gardeners» (i giardinieri nudi) si sono presentati a Abbey House più di 350 persone, di cui ben 300 senza veli.
Nel loro giardino si passeggia tra i fiori senza veli
MALMESBURY (GRAN BRETAGNA)
La loro residenza è aperta al pubblico da marzo a ottobre ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti attratti dallo splendido giardino, nel quale fioriscono migliaia di tulipani e numerosi altri splendidi fiori e piante.
Ian e Barbara Pollard, che oltre ad essere degli amanti della natura, sono dei fieri nudisti, aprono i loro giardini di Abbey House nella città di Malmesbury, in Inghilterra, proprio a chi ama passeggiare tra i fiori senza veli: al ritrovo annuale dei «naked gardeners» (i giardinieri nudi) si sono presentati a Abbey House più di 350 persone, di cui ben 300 senza veli.
Nuda a Prato
Nuda in un giardino pubblico, denunciata rom 18/06/2007.
E' stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico la 47enne rom che ieri mattina si e' mostrata nuda nei giardini pubblici all'angolo tra via Cavour e via Borgioli a Prato.
La donna si alzava la lunga e gonna e la maglietta mostrando le sue parti intime e il seno ad un gruppo di connazionali che si era avvicinato e la incitava rumorosamente.
I poliziotti intervenuti sul posto in seguito ad una segnalazione, hanno condotto la rom in Questura e provveduto a denunciarla.
E' stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico la 47enne rom che ieri mattina si e' mostrata nuda nei giardini pubblici all'angolo tra via Cavour e via Borgioli a Prato.
La donna si alzava la lunga e gonna e la maglietta mostrando le sue parti intime e il seno ad un gruppo di connazionali che si era avvicinato e la incitava rumorosamente.
I poliziotti intervenuti sul posto in seguito ad una segnalazione, hanno condotto la rom in Questura e provveduto a denunciarla.
Tania Derveaux
Tania Derveaux: chi è colei?
Una candidata al Senato belga per il partito NEE.
E che fa di tanto particolare?
La campagna elettorale con foto di nudo, il suo, su cartelloni giganti di quelli che mettono nelle piazze e ogni tot secondi cambiano foto.
E sai quanta gente si ferma a guardare una foto di una candidata al Senato?
Un bel po' considerato anche che trattasi di una bella ragazza.
E poi queste foto finiscono anche su una rivista belga per maschietti.
Ora, te la vedi una campagna elettorale così in Italia?
Fammi fare 2 conti... Prodi, Visco, ...Fassino, Sircana, Padoa Schioppa, ...
Una candidata al Senato belga per il partito NEE.
E che fa di tanto particolare?
La campagna elettorale con foto di nudo, il suo, su cartelloni giganti di quelli che mettono nelle piazze e ogni tot secondi cambiano foto.
E sai quanta gente si ferma a guardare una foto di una candidata al Senato?
Un bel po' considerato anche che trattasi di una bella ragazza.
E poi queste foto finiscono anche su una rivista belga per maschietti.
Ora, te la vedi una campagna elettorale così in Italia?
Fammi fare 2 conti... Prodi, Visco, ...Fassino, Sircana, Padoa Schioppa, ...
Nudo e censura
La morale è fuori moda. i nostri "padroni" ci indicano l'arte che mostra un nudo nella sua esaltazione estetica come pornografia e la ritengono un offesa a quella falsa morale cinquecentesca, la stessa che ha offeso l'arte Michelangiolesca (nel 1564 vennero coperti i genitali dei nudi ne "Il giudizio universale, Cappella Sistina) che oggi tanto piace.
Il colmo è che se veramente volessi saziarmi di pornografia mi basterebbe guardare 3 minuti di pubblicità.
Tra l'altro se davvero offendesse la morale allora fate indossare un paio di mutande al David del Michelangelo, oppure un reggiseno alla Venere del Botticelli.
Tra l'altro parliamo di opere che venivano esposte in pubblico mezzo millennio fa e che furono commissionate dalla stessa chiesa che oggi come allora punta il dito contro i mutanti non allineati ed omologati alla sua sessuofobia.
Il colmo è che se veramente volessi saziarmi di pornografia mi basterebbe guardare 3 minuti di pubblicità.
Tra l'altro se davvero offendesse la morale allora fate indossare un paio di mutande al David del Michelangelo, oppure un reggiseno alla Venere del Botticelli.
Tra l'altro parliamo di opere che venivano esposte in pubblico mezzo millennio fa e che furono commissionate dalla stessa chiesa che oggi come allora punta il dito contro i mutanti non allineati ed omologati alla sua sessuofobia.
Spencer Tunick fotografo
Spencer Tunick, il fotografo americano diventato famoso per le sue fotografie artistiche di soli nudi collettivi, ha battuto il suo record.
A Città del Messico, per realizzare un’altra serie delle sue celebri foto, si sono presentate nella capitale messicana 20 mila persone (l’ultima volta a Barcellona “solo” in 7 mila).
E’ dal 1994 che l’artista realizza queste scene di nudo di massa e ha attraversato oltre 50 Paesi: da Montreal a San Pietroburgo, da Santiago del Cile a Parigi, da Barcellona a Basilea, da Buenos Aires a Londra, da New York a Roma.
E’ stato arrestato 5 volte e ha avuto decine di battaglie legali.
Ma nonostante tutto, ai suoi appelli, si sono presentate sempre migliaia di persone per accogliere la sua sfida: simboleggiare la libertà, celebrare la “bellezza artistica della pura nudità”.
E ogni volta l’artista invade gli spazi metropolitani e naturali, “riempendo” strade, architetture e paesaggi di nudo umano.
A Roma ha invaso Piazza Navona, a New York il Central Park e in Nevada il deserto.
Per partecipare al prossimo happening il modulo d’iscrizione è online.
A Città del Messico, per realizzare un’altra serie delle sue celebri foto, si sono presentate nella capitale messicana 20 mila persone (l’ultima volta a Barcellona “solo” in 7 mila).
E’ dal 1994 che l’artista realizza queste scene di nudo di massa e ha attraversato oltre 50 Paesi: da Montreal a San Pietroburgo, da Santiago del Cile a Parigi, da Barcellona a Basilea, da Buenos Aires a Londra, da New York a Roma.
E’ stato arrestato 5 volte e ha avuto decine di battaglie legali.
Ma nonostante tutto, ai suoi appelli, si sono presentate sempre migliaia di persone per accogliere la sua sfida: simboleggiare la libertà, celebrare la “bellezza artistica della pura nudità”.
E ogni volta l’artista invade gli spazi metropolitani e naturali, “riempendo” strade, architetture e paesaggi di nudo umano.
A Roma ha invaso Piazza Navona, a New York il Central Park e in Nevada il deserto.
Per partecipare al prossimo happening il modulo d’iscrizione è online.
Nudo online
Il nudo online è garanzia di successo.
E se ancora qualcuno non ne fosse convinto, ecco una storia che conferma questa regola ormai consolidata.
Questa è la storia di un giovane ragazzo che ha tentato in tutti i modi di far colpo sulle ragazze. L’ultima impresa riguardava proprio internet: ha pensato bene di mostrarsi seminudo sul suo sito web.
E in poco tempo il giovane Peter è diventato una star della rete.
Grazie al passaparola, in un un giorno il sito www.petersullivan.co.uk ha ricevuto oltre 20.000 contatti.
Tutto merito della voce che circolava in rete che su quel sito si poteva ammirare uno splendido istruttore di fitness londinese come mamma lo aveva fatto.
Peter, pur non volendo diventarlo, ora è una star del web.
E i contatti salgono sempre di più.
E se ancora qualcuno non ne fosse convinto, ecco una storia che conferma questa regola ormai consolidata.
Questa è la storia di un giovane ragazzo che ha tentato in tutti i modi di far colpo sulle ragazze. L’ultima impresa riguardava proprio internet: ha pensato bene di mostrarsi seminudo sul suo sito web.
E in poco tempo il giovane Peter è diventato una star della rete.
Grazie al passaparola, in un un giorno il sito www.petersullivan.co.uk ha ricevuto oltre 20.000 contatti.
Tutto merito della voce che circolava in rete che su quel sito si poteva ammirare uno splendido istruttore di fitness londinese come mamma lo aveva fatto.
Peter, pur non volendo diventarlo, ora è una star del web.
E i contatti salgono sempre di più.
Nudo a Sora
Per le donne di Sora e Isola del Liri, nel Frusinate, era ormai diventato un piacevole incontro.
Un giovane residente a Sora ha girato per settimane nudo, coperto solo di un giaccone, a bordo del suo scooter, mostrandosi alle ragazze ed alle donne che gli capitavano a tiro come mamma lo ha fatto.
Alla fine i carabinieri lo hanno bloccato e denunciato a piede libero con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico.
Il 28enne, in zona Madonna della Quercia, a Sora,si è avvicinato a due ragazze di 15 e 16 anni, e aprendo il giaccone che indossava, si è mostrato completamente nudo.
Le ragazze, riavutesi dallo stupore, hanno chiamato altre loro amiche ma il motorino è ripartito facendo perdere le proprie tracce.
Ma l'esibizionista si è rifatto vivo qualche ora dopo.
Ad Isola del Liri, verso le 22.30, in località Lungo Fibreno, adocchiate due signore, le ha affiancate e ha ripetuto il suo rituale.
Solito spettacolo ma questa volta intervento dei carabinieri che si trovavano nelle vicinanze proprio per lui.
I militari hanno avvistato lo scooter e hanno notato che il conducente non indossava né pantalone né maglietta.
Hanno provato ad inseguirlo, ma il giovane ha abbandonato lo scooter ed è fuggito a piedi per i campi.
E' stato raggiunto e condotto in caserma.
Un giovane residente a Sora ha girato per settimane nudo, coperto solo di un giaccone, a bordo del suo scooter, mostrandosi alle ragazze ed alle donne che gli capitavano a tiro come mamma lo ha fatto.
Alla fine i carabinieri lo hanno bloccato e denunciato a piede libero con l'accusa di atti osceni in luogo pubblico.
Il 28enne, in zona Madonna della Quercia, a Sora,si è avvicinato a due ragazze di 15 e 16 anni, e aprendo il giaccone che indossava, si è mostrato completamente nudo.
Le ragazze, riavutesi dallo stupore, hanno chiamato altre loro amiche ma il motorino è ripartito facendo perdere le proprie tracce.
Ma l'esibizionista si è rifatto vivo qualche ora dopo.
Ad Isola del Liri, verso le 22.30, in località Lungo Fibreno, adocchiate due signore, le ha affiancate e ha ripetuto il suo rituale.
Solito spettacolo ma questa volta intervento dei carabinieri che si trovavano nelle vicinanze proprio per lui.
I militari hanno avvistato lo scooter e hanno notato che il conducente non indossava né pantalone né maglietta.
Hanno provato ad inseguirlo, ma il giovane ha abbandonato lo scooter ed è fuggito a piedi per i campi.
E' stato raggiunto e condotto in caserma.
Danimarca e le tette nude
Danimarca, topless contro velocità
Dopo aver provato inutilmente con multe salate e autovelox, le autorità danesi, per convincere gli automobilisti a ridurre la velocità, sono ricorse a belle ragazze in topless che con cartelli ricordano i limiti consentiti.
Alte, bionde, ma soprattutto a seni nudi, le ragazze alzano le braccia mostrando dei cartelli stradali con la scritta "50".
E funziona: gli automobilisti rallentano e non superano i limiti di velocità.
Le scene sono contenute in un video che viene diffuso dal Consiglio per la sicurezza nella circolazione stradale, ideato come servizio da trasmettere in tv.
E il successo è stato immediato.
In Danimarca il topless è tanto diffuso da non suscitare alcuno scandalo.
Il problema semmai è quello etico, sollevato dal Consiglio delle donne, la cui portavoce Randi Theil Nielsen condanna l'utilizzo del denaro pubblico per una campagna sulla sicurezza stradale, dove delle ragazze a seno nudo debbano attirare l'attenzione.
Ma la ministra per le Pari Opportunità, Eva Kj'r Hansen, non ha alcun problema per il filmato. Per lei l'importante è che il video abbia gli effetti auspicati.
Dopo aver provato inutilmente con multe salate e autovelox, le autorità danesi, per convincere gli automobilisti a ridurre la velocità, sono ricorse a belle ragazze in topless che con cartelli ricordano i limiti consentiti.
Alte, bionde, ma soprattutto a seni nudi, le ragazze alzano le braccia mostrando dei cartelli stradali con la scritta "50".
E funziona: gli automobilisti rallentano e non superano i limiti di velocità.
Le scene sono contenute in un video che viene diffuso dal Consiglio per la sicurezza nella circolazione stradale, ideato come servizio da trasmettere in tv.
E il successo è stato immediato.
In Danimarca il topless è tanto diffuso da non suscitare alcuno scandalo.
Il problema semmai è quello etico, sollevato dal Consiglio delle donne, la cui portavoce Randi Theil Nielsen condanna l'utilizzo del denaro pubblico per una campagna sulla sicurezza stradale, dove delle ragazze a seno nudo debbano attirare l'attenzione.
Ma la ministra per le Pari Opportunità, Eva Kj'r Hansen, non ha alcun problema per il filmato. Per lei l'importante è che il video abbia gli effetti auspicati.
Nudisti e religione: ipse dixit
A seguito di un intervento umano che ha voluto trasgredire i consigli di Dio, la prima coppia umana ha installato nella sua natura un "virus", ciò che la Chiesa chiama "peccato originale", il quale ha causato all'uomo una reazione difficile da gestire.
L'essere umano con quel peccato originale, ha posto dentro la sua anima un "virus" che gli ha fatto comprendere come tutte le cose possono essere usate male.
Lo ha "svegliato" al lato distorto dell'uso di ciò che Dio ha creato.
La conoscenza del bene e del male è proprio questa: sapere quando e come un qualcosa è usato nel modo corretto, perché "fatto per quello" oppure non modo non corretto che solo dipende dal proprio esclusivo ed egoistico Ego umano... E lo vediamo molto bene con Caino.
Fu l'Ego frustrato di Caino che voleva tutto per sè, a spingerlo ad uccidere suo fratello Abele.
Cosa dice la Bibbia della nudità?
Che prima del peccato originale, Adamo ed Eva erano nudi ma da questa nudità non traevano nulla di negativo perché, istintivamente, usavano la loro nudità come Dio aveva deciso per l'essere umano.
Ma dopo l'installazione del "virus" del peccato originale, Adamo ed Eva videro la loro nudità come uno strumento da usare anche in modo scorretto.
A quel punto la nudità ha preso un altro significato che, di fronte alla Perfezione di Dio si dimostrò un significato "impuro" perché pieno di "messaggi psichici e spirituali" contrari alla Legge che Dio aveva creato affinché le cose funzionassero nel modo corretto compresa la nudità che sempre viene associata al meccanismo sessuale.
Ed infatti, dopo la caduta, nella Bibbia si legge: "Poi udirono il Signore Dio che passeggiava alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e disse: "Dove sei?"
Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto", fregandosi da solo perché il fatto che sapesse che era nudo, dimostrò a Dio la sua trasgressione...
Trasgressione che sempre attira l'anima umano.
L'essere umano con quel peccato originale, ha posto dentro la sua anima un "virus" che gli ha fatto comprendere come tutte le cose possono essere usate male.
Lo ha "svegliato" al lato distorto dell'uso di ciò che Dio ha creato.
La conoscenza del bene e del male è proprio questa: sapere quando e come un qualcosa è usato nel modo corretto, perché "fatto per quello" oppure non modo non corretto che solo dipende dal proprio esclusivo ed egoistico Ego umano... E lo vediamo molto bene con Caino.
Fu l'Ego frustrato di Caino che voleva tutto per sè, a spingerlo ad uccidere suo fratello Abele.
Cosa dice la Bibbia della nudità?
Che prima del peccato originale, Adamo ed Eva erano nudi ma da questa nudità non traevano nulla di negativo perché, istintivamente, usavano la loro nudità come Dio aveva deciso per l'essere umano.
Ma dopo l'installazione del "virus" del peccato originale, Adamo ed Eva videro la loro nudità come uno strumento da usare anche in modo scorretto.
A quel punto la nudità ha preso un altro significato che, di fronte alla Perfezione di Dio si dimostrò un significato "impuro" perché pieno di "messaggi psichici e spirituali" contrari alla Legge che Dio aveva creato affinché le cose funzionassero nel modo corretto compresa la nudità che sempre viene associata al meccanismo sessuale.
Ed infatti, dopo la caduta, nella Bibbia si legge: "Poi udirono il Signore Dio che passeggiava alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.
Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e disse: "Dove sei?"
Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino, ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto", fregandosi da solo perché il fatto che sapesse che era nudo, dimostrò a Dio la sua trasgressione...
Trasgressione che sempre attira l'anima umano.
Nudi nel Vermont
Tutto è iniziato qualche mese fa, quando una ragazza seduta su una panchina nel parco si è tolta tutti gli indumenti.
Un'altra donna l'ha subito imitata restando in topless.
Per Brattleboro, che non ha leggi contro il nudismo, è stato l'inizio di una vera e propria invasione.
Si dà un bel d'affare una signora del Vermont a raccogliere firme contro i nudisti che stanno "colonizzando" la sua città.
Colpa del sindaco che, come a Barcellona, in Spagna, ha permesso il "libero nudismo" a cielo aperto.
Tratto da 20minutos.es (uno dei giornali spagnoli della sinistra)
Andare nudi per le strade è perfettamente lgale nella località americana di Battleboro (Vermont). Una cittadina, giustamente scandalizzata, raccoglie proteste contro il nudismo urbano.
La Giunta locale si riserva di adottare contromisure contro il nudismo pubblico.
Un anno ancora, con l'arrivo della primavera, molti abitanti di queto paese del Sudest dello stato del Vermont, si lanciano in strada con le palle di fuori, per avere la propria dose di protagonismo e, chissà, tentare di stabilire un incontro orgiastico a cielo aperto.
Lo possono fare perché non vi è alcuna legge che proibisca a Brattleboro di spogliarsi dei vestiti in piena via pubblica però i cittadini con un po' di buon senso, sono ogni giorno di più contro quella che è diventata una "usanza" in una cittadina di circa 12mila abitanti circa.
http://www.nakedinvermont.com/photos
Un'altra donna l'ha subito imitata restando in topless.
Per Brattleboro, che non ha leggi contro il nudismo, è stato l'inizio di una vera e propria invasione.
Si dà un bel d'affare una signora del Vermont a raccogliere firme contro i nudisti che stanno "colonizzando" la sua città.
Colpa del sindaco che, come a Barcellona, in Spagna, ha permesso il "libero nudismo" a cielo aperto.
Tratto da 20minutos.es (uno dei giornali spagnoli della sinistra)
Andare nudi per le strade è perfettamente lgale nella località americana di Battleboro (Vermont). Una cittadina, giustamente scandalizzata, raccoglie proteste contro il nudismo urbano.
La Giunta locale si riserva di adottare contromisure contro il nudismo pubblico.
Un anno ancora, con l'arrivo della primavera, molti abitanti di queto paese del Sudest dello stato del Vermont, si lanciano in strada con le palle di fuori, per avere la propria dose di protagonismo e, chissà, tentare di stabilire un incontro orgiastico a cielo aperto.
Lo possono fare perché non vi è alcuna legge che proibisca a Brattleboro di spogliarsi dei vestiti in piena via pubblica però i cittadini con un po' di buon senso, sono ogni giorno di più contro quella che è diventata una "usanza" in una cittadina di circa 12mila abitanti circa.
http://www.nakedinvermont.com/photos
Gaeta armata
A Gaeta (Lt), sulla spiaggia dell’Arenauta, l’amministrazione ha sguinzagliato nella prima parte dell’estate quattro vigilantes Europol, addirittura armati.
Dopo giorni di proteste, comunicati stampa da parte delle associazioni naturiste e un’interrogazione parlamentare firmata fra gli altri da Grillini, Luxuria e Capezzone, i vigilantes se ne sono andati.
Scene di questo tipo, con blitz delle forze dell’ordine a Rivolta d’Adda (Cr), sull’Isola del Mort a Eraclea (Ve), nel bolzanese, a Porto San Giorgio (Ap), vigilanza privata a Gaeta, e ordinanze nei comuni di Perla del Conero (An) e Manerba (Bs), come segnalato da Franco Grillini, presidente onorario Arcigay e deputato Ds, sono ormai entrate nel costume italiano.
Al contrario però, non respingiamo il ricco turismo arabo della riviera romagnola.
Il comune di Riccione ha dato il via libera per la creazione di spiagge chiuse da separés per tutelare la privacy delle turiste musulmane, alle quali il costume patriarcale impedisce di togliere il velo in pubblico.
“Tessili” sì, nudisti no.
Dopo giorni di proteste, comunicati stampa da parte delle associazioni naturiste e un’interrogazione parlamentare firmata fra gli altri da Grillini, Luxuria e Capezzone, i vigilantes se ne sono andati.
Scene di questo tipo, con blitz delle forze dell’ordine a Rivolta d’Adda (Cr), sull’Isola del Mort a Eraclea (Ve), nel bolzanese, a Porto San Giorgio (Ap), vigilanza privata a Gaeta, e ordinanze nei comuni di Perla del Conero (An) e Manerba (Bs), come segnalato da Franco Grillini, presidente onorario Arcigay e deputato Ds, sono ormai entrate nel costume italiano.
Al contrario però, non respingiamo il ricco turismo arabo della riviera romagnola.
Il comune di Riccione ha dato il via libera per la creazione di spiagge chiuse da separés per tutelare la privacy delle turiste musulmane, alle quali il costume patriarcale impedisce di togliere il velo in pubblico.
“Tessili” sì, nudisti no.
Manerba nel mirino dei sessuofobi
Sono tre i cartelli che accolgono i bagnanti della spiaggia di Manerba del Garda.
Uno viola e uno verde indicano la strada per l’itinerario turistico.
Qualcuno ha aggiunto con un pennarello bianco una freccia su quello verde, per indicare la spiaggia.
Qualcun'altro ha specificato in nero che la spiaggia è “di froci”.
Il terzo cartello svetta per altezza e per solennità a pochi metri di distanza.
È un'ordinanza firmata dal sindaco Maria Speziani detta Mariella (casalinga, lista civica).
A fronte di “lagnanze di diversi cittadini e famiglie che sono involontariamente incappati in manifestazioni che offendono il comune senso del pudore” e di denunce per “atti contrari alla pubblica decenza e atti osceni”, l’ordinanza è chiara: “divieto di esibire forme di nudismo” e “obbligo di indossare indumenti atti a coprire i genitali maschili e femminili” (perché le tette no?).
Se il reato è il solo nudismo (che come molti forse non sanno è stato da anni depenalizzato dalle sentenze di tribunale, che hanno fatto ormai giurisprudenza), la denuncia minaccia una multa di 250 euro.
Sono indicati anche i cacciatori di trasgressori: “gli agenti di PS (polizia), i Carabinieri, i VVUU (vigili urbani) e tutte le altre autorità preposte alla vigilanza e alla repressione” (e sì è proprio repressione di chi non si omologa ai bigotti).
Infine, è segnalato un numero telefonico per il contributo dei cittadini negli avvistamenti.
La data risale al 12 luglio 2005, ma la sua esposizione è avvenuta un anno più tardi.
Giusto dopo la protesta sulle pagine del Corriere della Sera di un’insegnante di scuola media, indignata per la presenza di "esibizionisti" durante una gita (è dal 1956 che si sta nudi alla Rocca e tutti sapevano; ma se si sa in giro, vedi lettera al Corriere, allora bisogna difendere l'onorabilità dei manerbesi).
Con tutti gli altri arenili, ha una caratteristica in comune: la sua inaccessibilità.
Non ci si capita per caso: giunti ad uno spiazzo, con un modesto bar adiacente, si parcheggia l’auto e si inizia una passeggiata di 15 minuti.
Dopo poco, si entra in un boschetto scosceso, dove le difficoltà aumentano se non si indossano scarpe chiuse con suola di gomma.
Il premio finale è una spiaggetta incantevole: l’acqua del lago trasparente, uno spettacolo di rocce e vegetazione.
Di “nuclei familiari, scolaresche e studiosi interessati di archeologia e botanica” non se ne vedono. Non si capisce quindi il motivo di tanto accanimento.
O forse sì.
In Italia per sollevare l’indignazione popolare è sufficiente usare i bambini.
Alcuni figli di genitori gay e lesbiche aprono un Gay Pride a bordo di un trenino?
Peste e corna.
Una scolaresca di aspiranti Reinhold Messner si imbatte in un gruppo di naturisti?
Peste e corna.
E così monta la campagna da Controriforma per infilare i mutandoni di lana nell’unico chilometro di costa naturista sul più grande lago italiano.
Articoli sui quotidiani, ordinanze del sindaco, agenti in costumi da bagno, con verbali in mano.
Uno viola e uno verde indicano la strada per l’itinerario turistico.
Qualcuno ha aggiunto con un pennarello bianco una freccia su quello verde, per indicare la spiaggia.
Qualcun'altro ha specificato in nero che la spiaggia è “di froci”.
Il terzo cartello svetta per altezza e per solennità a pochi metri di distanza.
È un'ordinanza firmata dal sindaco Maria Speziani detta Mariella (casalinga, lista civica).
A fronte di “lagnanze di diversi cittadini e famiglie che sono involontariamente incappati in manifestazioni che offendono il comune senso del pudore” e di denunce per “atti contrari alla pubblica decenza e atti osceni”, l’ordinanza è chiara: “divieto di esibire forme di nudismo” e “obbligo di indossare indumenti atti a coprire i genitali maschili e femminili” (perché le tette no?).
Se il reato è il solo nudismo (che come molti forse non sanno è stato da anni depenalizzato dalle sentenze di tribunale, che hanno fatto ormai giurisprudenza), la denuncia minaccia una multa di 250 euro.
Sono indicati anche i cacciatori di trasgressori: “gli agenti di PS (polizia), i Carabinieri, i VVUU (vigili urbani) e tutte le altre autorità preposte alla vigilanza e alla repressione” (e sì è proprio repressione di chi non si omologa ai bigotti).
Infine, è segnalato un numero telefonico per il contributo dei cittadini negli avvistamenti.
La data risale al 12 luglio 2005, ma la sua esposizione è avvenuta un anno più tardi.
Giusto dopo la protesta sulle pagine del Corriere della Sera di un’insegnante di scuola media, indignata per la presenza di "esibizionisti" durante una gita (è dal 1956 che si sta nudi alla Rocca e tutti sapevano; ma se si sa in giro, vedi lettera al Corriere, allora bisogna difendere l'onorabilità dei manerbesi).
Con tutti gli altri arenili, ha una caratteristica in comune: la sua inaccessibilità.
Non ci si capita per caso: giunti ad uno spiazzo, con un modesto bar adiacente, si parcheggia l’auto e si inizia una passeggiata di 15 minuti.
Dopo poco, si entra in un boschetto scosceso, dove le difficoltà aumentano se non si indossano scarpe chiuse con suola di gomma.
Il premio finale è una spiaggetta incantevole: l’acqua del lago trasparente, uno spettacolo di rocce e vegetazione.
Di “nuclei familiari, scolaresche e studiosi interessati di archeologia e botanica” non se ne vedono. Non si capisce quindi il motivo di tanto accanimento.
O forse sì.
In Italia per sollevare l’indignazione popolare è sufficiente usare i bambini.
Alcuni figli di genitori gay e lesbiche aprono un Gay Pride a bordo di un trenino?
Peste e corna.
Una scolaresca di aspiranti Reinhold Messner si imbatte in un gruppo di naturisti?
Peste e corna.
E così monta la campagna da Controriforma per infilare i mutandoni di lana nell’unico chilometro di costa naturista sul più grande lago italiano.
Articoli sui quotidiani, ordinanze del sindaco, agenti in costumi da bagno, con verbali in mano.
Censura a Manerba del Garda
"Riqualificazione: ora serve il sostegno di Provincia e Regione".
E' passato un anno dall'entrata in vigore dell'ordinanza contro ogni forma di nudismo emessa dal comune di Manerba per la zona del parco della Rocca e del Sasso, ma la situazione non è migliorata.
Il vero problema non è più solo la frequentazione dei nudisti, che visitano le impervie calette della costa da porto Dusano al Sasso ormai da 20 anni, bensì la presenza di esibizionisti, scambisti (bisogna essere capaci a fare gli scambisti) e guardoni (naturalmente guardare le donne nude in TV non è essere guardoni).
La situazione è degenerata nell'ultimo anno, tanto da balzare agli "onori" della cronaca nazionale. "L'ordinanza ha migliorato la situazione nella parte alta del Sasso spiega il presidente del consiglio comunale di Manerba, Isidoro Bertini (esercente, lista civica) spingendo nella parte più bassa, e meno accessibile, della costa i gruppi di esibizionisti (guidare l'ultimo modello di BMW non è esibizionismo?)".
Così nel paio di chilometri di insenature difficilmente raggiungibili non ci sono più soltanto voyeur, scambisti etero ed omosessuali.
Ci si può imbattere anche in transessuali (e i gay che sono la maggioranza) o nelle più diverse forme di prostituzione (mai vista una puttana alla Rocca).
E i frequentatori arrivano persino via lago, da imbarcazioni che si portano fin vicino alla riva.
"La situazione sta diventando insostenibile afferma Andrea Albini, presidente del Comitato per la spiaggia della Rocca di Pisenze; negli ultimi 5 anni la condizione della zona è precipitata in modo grave ed indecente.
Oltre ai gesti volgari, squallidi e oltraggiosi al pubblico pudore, c'è pure il rischio di atti di violenza (mai successo nulla).
Perciò ogni persona che s'imbatte in questo tipo di esibizionisti è giusto che chieda l'intervento delle forze dell'ordine".
La stessa Amministrazione comunale manerbese è consapevole della gravità del problema sta studiando una soluzione definitiva al problema.
Servirebbe innanzitutto un pattugliamento costante della zona, sia via lago,utilizzando motovedette (che non fermano mai i motoscafi che sfrecciano a 20 m dalla riva), sia via terra.
La polizia locale della Valtenesi già la scorsa estate ha effettuato controlli in borghese, dispensando una decina di multe ed altrettante denunce per atti osceni.
Così facendo, però, gli agenti sono diventati volti noti agli esibizionisti della zona.
Che, non appena avvistavano movimenti sospetti nella zona, si facevano trovare coperti di tutto punto e non in atteggiamenti perseguibili.
A questo punto serve un continuo ricambio di uomini, a cui il Comune da solo non può far fronte.
"La prima soluzione a medio termine spiega l'assessore, con delega al Parco, Giancarlo Talamazzi è rafforzare i controlli con un intervento congiunto di tutte le forze dell'ordine, carabinieri, polizia locale, guardia di finanza (si sono dimenticati la forestale).
Ma per fare ciò non basta il solo Comune.
Abbiamo contattato la prefettura, con la quale avremo un incontro nei prossimi giorni, che si sta attivando per venirci in aiuto".
Nel frattempo sarà potenziata anche la presenza di cartelli che espongono l'ordinanza, dal momento che quelli posizionati lo scorso anno sono stati divelti.
Poi, bisognerebbe rendere più accessibile la zona, allargando anche i sentieri, e programmando un calendario di attività per creare un continuo andirivieni di persone.
"Si potrebbero predisporre, per esempio, zone di sosta e gioco prosegue Bertini con palloni aerostatici, aree per pic-nic, per birdwatching, recuperando anche il bosco.
E' auspicabile anche che vengano realizzati percorsi ciclopedonali e di trekking a cavallo, oltre che percorsi di scuola di roccia e di snorkeling".
Attività, sostiene Bertini, per le quali il Comune avrebbe bisogno di un sostegno dalla Provincia o dalla Regione.
16 luglio 2006
E' passato un anno dall'entrata in vigore dell'ordinanza contro ogni forma di nudismo emessa dal comune di Manerba per la zona del parco della Rocca e del Sasso, ma la situazione non è migliorata.
Il vero problema non è più solo la frequentazione dei nudisti, che visitano le impervie calette della costa da porto Dusano al Sasso ormai da 20 anni, bensì la presenza di esibizionisti, scambisti (bisogna essere capaci a fare gli scambisti) e guardoni (naturalmente guardare le donne nude in TV non è essere guardoni).
La situazione è degenerata nell'ultimo anno, tanto da balzare agli "onori" della cronaca nazionale. "L'ordinanza ha migliorato la situazione nella parte alta del Sasso spiega il presidente del consiglio comunale di Manerba, Isidoro Bertini (esercente, lista civica) spingendo nella parte più bassa, e meno accessibile, della costa i gruppi di esibizionisti (guidare l'ultimo modello di BMW non è esibizionismo?)".
Così nel paio di chilometri di insenature difficilmente raggiungibili non ci sono più soltanto voyeur, scambisti etero ed omosessuali.
Ci si può imbattere anche in transessuali (e i gay che sono la maggioranza) o nelle più diverse forme di prostituzione (mai vista una puttana alla Rocca).
E i frequentatori arrivano persino via lago, da imbarcazioni che si portano fin vicino alla riva.
"La situazione sta diventando insostenibile afferma Andrea Albini, presidente del Comitato per la spiaggia della Rocca di Pisenze; negli ultimi 5 anni la condizione della zona è precipitata in modo grave ed indecente.
Oltre ai gesti volgari, squallidi e oltraggiosi al pubblico pudore, c'è pure il rischio di atti di violenza (mai successo nulla).
Perciò ogni persona che s'imbatte in questo tipo di esibizionisti è giusto che chieda l'intervento delle forze dell'ordine".
La stessa Amministrazione comunale manerbese è consapevole della gravità del problema sta studiando una soluzione definitiva al problema.
Servirebbe innanzitutto un pattugliamento costante della zona, sia via lago,utilizzando motovedette (che non fermano mai i motoscafi che sfrecciano a 20 m dalla riva), sia via terra.
La polizia locale della Valtenesi già la scorsa estate ha effettuato controlli in borghese, dispensando una decina di multe ed altrettante denunce per atti osceni.
Così facendo, però, gli agenti sono diventati volti noti agli esibizionisti della zona.
Che, non appena avvistavano movimenti sospetti nella zona, si facevano trovare coperti di tutto punto e non in atteggiamenti perseguibili.
A questo punto serve un continuo ricambio di uomini, a cui il Comune da solo non può far fronte.
"La prima soluzione a medio termine spiega l'assessore, con delega al Parco, Giancarlo Talamazzi è rafforzare i controlli con un intervento congiunto di tutte le forze dell'ordine, carabinieri, polizia locale, guardia di finanza (si sono dimenticati la forestale).
Ma per fare ciò non basta il solo Comune.
Abbiamo contattato la prefettura, con la quale avremo un incontro nei prossimi giorni, che si sta attivando per venirci in aiuto".
Nel frattempo sarà potenziata anche la presenza di cartelli che espongono l'ordinanza, dal momento che quelli posizionati lo scorso anno sono stati divelti.
Poi, bisognerebbe rendere più accessibile la zona, allargando anche i sentieri, e programmando un calendario di attività per creare un continuo andirivieni di persone.
"Si potrebbero predisporre, per esempio, zone di sosta e gioco prosegue Bertini con palloni aerostatici, aree per pic-nic, per birdwatching, recuperando anche il bosco.
E' auspicabile anche che vengano realizzati percorsi ciclopedonali e di trekking a cavallo, oltre che percorsi di scuola di roccia e di snorkeling".
Attività, sostiene Bertini, per le quali il Comune avrebbe bisogno di un sostegno dalla Provincia o dalla Regione.
16 luglio 2006
Cosa dice la legge
l'art. 726 del codice penale: "atti contrari alla pubblica decenza".
Tuttavia la Sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 ha stabilito che "E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate."
Quindi, per tale sentenza praticare il nudismo in una zona solitamente frequentata da nudisti non costituirebbe reato.
Tuttavia la Sentenza della Corte di Cassazione n.3557 del 2000 ha stabilito che "E' evidente che non può considerarsi indecente, ad esempio, la nudità integrale di un modello o di un artista in un'opera teatrale o cinematografica, ovvero in un contesto scientifico o didattico, o anche di un naturista in una spiaggia riservata ai nudisti o da essi solitamente frequentata, mentre invece suscita certamente disagio, fastidio, riprovazione chi fa mostra di sé, ivi compresi gli organi genitali, in un tram, in strada, in un locale pubblico, o anche in una spiaggia frequentata da persone normalmente abbigliate."
Quindi, per tale sentenza praticare il nudismo in una zona solitamente frequentata da nudisti non costituirebbe reato.
Perchè sono qui
Il titolo mi pare chiaro.
Qui si scrive di uomini e donne nudi, di spiagge, di saune e bagni turchi, di parchi e altri luoghi pubblici a contatto con la natura dove è piacevole stare nudi ed incontrarsi con altre persone più o meno nude. Si scrive di erotismo e di mutanti.
Non si scrive di: moda, abiti, automobili, locali notturni (solo con dovute eccezioni come spiegherò oltre), chiese, politica (ad eccezione di chi vuole impedire la nostra libera espressione), cucina, diete, replicanti, ecc... (cioè tutto ciò che non è compreso nel "si scrive").
Tutti i commenti sono benvenuti.
Qui si scrive di uomini e donne nudi, di spiagge, di saune e bagni turchi, di parchi e altri luoghi pubblici a contatto con la natura dove è piacevole stare nudi ed incontrarsi con altre persone più o meno nude. Si scrive di erotismo e di mutanti.
Non si scrive di: moda, abiti, automobili, locali notturni (solo con dovute eccezioni come spiegherò oltre), chiese, politica (ad eccezione di chi vuole impedire la nostra libera espressione), cucina, diete, replicanti, ecc... (cioè tutto ciò che non è compreso nel "si scrive").
Tutti i commenti sono benvenuti.
Iscriviti a:
Post (Atom)